Milano, 21 ott. (LaPresse) – L’incontro di Champions League di mercoledì contro il Real Madrid “è una partita difficile e la affrontiamo con grande rispetto e grande impegno, ma siamo sicuri di poter avere un ruolo da protagonisti”. Lo ha affermato il direttore generale e ad della Juventus Beppe Marotta a margine della cerimonia di assegnazione del premio ‘Fair play calcio e tv’ al Pirellone a Milano. “Siamo sicuri di andare al Bernabeu e di giocarcela”, ha aggiunto Marotta che ha tenuto a spiegare come “Champions e campionato sono diversi: la Champions è una sfida mentre il campionato è un percorso a tappe dove contano i singoli episodi favorevoli e sfavorevoli. Quella di mercoledì è una partita importante – ha aggiunto – ma in campionato abbiamo punti da guadagnare, anche con i denti, e lo faremo”.
Quanto alla possibilità che Vidal possa scendere in campo contro i madrileni, Marotta preferisce non sbilanciarsi. “Vidal ha avuto un problema ieri – ha spiegato – la cui entità sarà valutata nella giornata di oggi e al momento non so dire quale sia la sua condizione”. A proposito di Giuseppe Rossi, grande protagonista ieri nel match tra Fiorentina e bianconeri, “senza l’infortunio è un eccellente giocatore – ha concluso Marotta – c’era solo il dubbio su come sarebbe rientrato”.
KO FIRENZE – “Per la partita di ieri contro la Fiorentina non si può pensare di cercare un alibi, è stata una partita paradossale ma questo è il calcio”. La sconfitta incassata a Firenze “è stata un momento di appannamento”, spiega Marotta che invita a “non mettere sul banco degli imputati l’allenatore, che è un vincente, o la squadra che è composta da vincenti”. Per Marotta, infatti, non bisogna “considerare solo ieri, ma il periodo che è stato costellato di vittorie esaltanti” messe a segno dalla Juve sia in campionato che in Europa.
“Quest’anno il valore degli avversari è diverso – precisa Marotta – e la sconfitta di ieri va vista come il punto di partenza per una rinascita dopo un momento, non dico di crisi, ma di stanchezza psicologica” della squadra bianconera. A pesare anche il fatto che dieci importanti giocatori della Juve, soprattutto per quanto riguarda gli italiani, siano stati impegnati con la Nazionale. “Conte è un allenatore moderno – ha aggiunto Marotta – e con un campionato a 20 squadre il calendario è difficilissimo. È giusto che l’allenatore puntualizzi la situazione di domenica in domenica, ma anche che dia delle motivazioni psicologiche ai giocatori”.
BUFFON – “Buffon è un campione, è il capitano, il leader della squadra, è ed è stato il migliore e su questo non c’è alcun dubbio”, ha detto Marotta, facendo riferimento ai 4 gol subiti ieri dalla squadra da parte della Fiorentina. “Buffon ci ha abituato a cose straordinarie – ha aggiunto – e quando fa cose ordinarie, come non parare tutto, è sottoposto a critiche eccessive che non merita assolutamente”. Il dirigente bianconero ha anche ricordato che quella di ieri “fino al 70° è stata una grande partita” e poi la situazione ha preso una piega imprevedibile.
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