Roma, 14 ott. (LaPresse) – “Nessuno si aspettava le sette vittorie ma soprattutto la maniera in cui sono arrivate. Siamo soddisfatti, ma per niente appagati”. Così il direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, commenta la grande partenza in campionato della squadra giallorossa, attesa venerdì dal match con il Napoli, anticipato per motivi di ordine pubblico. Una decisione che “ci disturba moltissimo, sia noi che il Napoli – spiega ai microfoni di ‘Radio anch’io Sport’ su Radiouno – abbiamo giocatori in giro per mondo e li recupereremo all’ultimo momento”.
‘DIAMANTE’ GARCIA – La scelta di Rudi Garcia “non è stata una rivincita, è un plus per la Roma, una scelta fatta a ragion veduta”. Sabatini spende parole di elogio per il tecnico francese protagonista dello strepitoso avvio della squadra, capolista in Serie A. “Lo conosco da molto tempo, dai tempi di Le Mans che seguivo per conto del Palermo”, confessa il dirigente dei capitolini. “Lo vedevo impostare le partite, poi l’ho sempre seguito nel Lille. E’ stata una scelta molto fortunata. Auspicavo questo rendimento, ma nel calcio – prosegue Sabatini – ci va anche fortuna. Garcia si è inserito splendidamente, ha portato le sue idee e i suoi valori, un modo di essere e lavorare, siamo molto soddisfatti. Di lui – continua – ho colto non solo la conoscenza del calcio italiano, ma del calcio in generale, il suo modo di rapportarsi molto leggero. Ha fatto dei passi da gigante”.
“Perché non abbiamo scelto un allenatore italiano? Lo staff è molto competente, ma il diamante è Garcia. Abbiamo percorso diverse italiane ed esotiche, ma lui ci ha colpito, è un uomo che ha delle idee e la sa trasmettere”, spiega ancora il ds della Roma. “E’ stato molto coerente per come che si è presentato e per quello che ha dato. Il rinnovo del contratto? Non abbiamo questo stress, ha un contratto di due anni, ci confronteremo magari in primavera, non abbiamo questa esigenza”, chiarisce Sabatini che sottolinea come l’ambiente abbia risposto dopo il ko nella finale di Coppa Italia contro la Lazio. “La nostra esigenza era quella di risollevare il morale della tifoseria, venivamo da uno psicodramma. Alla vigilia, il trend della Roma era favorevole. E’ stata una sconfitta che, nell’immaginario e nelle speranze dei tifosi, ci ha devastato. Dopo – continua il dirigente giallorosso – è cominciata una guerra che è ancora in corso perché non è finita qui. Siamo contenti di aver ristabilito l’armonia, siamo orgogliosi di questo”.
SUPERTOTTI – Totti “sta usufruendo di una condizione dell’anima fragorosa, bellissima, si trova benissimo con tecnico e compagni, e questo l’ha portato ad un clamoroso risveglio muscolare. La forza che esprime nelle partite non credo ce l’avesse 2-3 anni fa”. Così Sabatini commenta il grande avvio del capitano giallorosso in campionato. “E’ vittima di una nuova gioventù, è condannato a giocare a lungo a calcio. Ha un contratto di dirigente dopo i 40 anni, ma se continua così gli faremo battere qualche rigore anche dopo”, prosegue. A proposito dei successi del settore giovanile giallorosso, Sabatini spiega: “La Roma è sempre stata attenta a questo aspetto, abbiamo ragazzi molto forti del ’96. Romagnoli e Capradossi sono forti e li aspettiamo. Conti sta lavorando bene”. Il dirigente dei capitolini torna a fare chiarezza sulle cessioni eccellenti del club di questa estate. “Abbiamo dovuto fare delle scelte in parziale controtendenza per dare più solidità alla squadra. In questo senso – dice – abbiamo fatto scelte come Maicon e De Sanctis, per dare una struttura psicofisica che ci mancava. Poi – prosegue Sabatini – sono arrivati ragazzi giovani, come Strootman e Ljajic. Non c’è stata una contraddizione totale, però una sorta di mediazione sì”.
ROMA-NAPOLI – “Non sono preoccupato”, risponde Sabatini interpellato sul rischio dei possibili cori discriminatori da parte dei tifosi nell’anticipo di venerdì contro il Napoli. “Sono certo che i tifosi del Napoli stanno fruendo di quello che la squadra sta facendo”, spiega il dirigente dei capitolini. “La squadra – continua – ha avuto una svolta tecnica fulminea dopo gli addii di Mazzarri e Cavani. Hanno fatto scelte immediate, si sono dati un respiro internazionale e credo che i tifosi le sentano, vivendole insieme sportivamente”. “Le società e i tifosi non possono scontare ricatti reiterati che vanno avanti da anni, è cosa una riprovevole”, continua Sabatini in merito alle ultime sanzioni decise del giudice sportivo che hanno portato alla chiusura delle curve e degli impianti.
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