Milano, 7 ott. (LaPresse) – “Non lo so, vediamo. Adagio, adagio vediamo e andiamo avanti. Vediamo che succede”. Così Massimo Moratti, presidente dell’Inter, commenta in merito alla trattativa con il magnate Eick Thohir per la cessione delle quote azionarie del club. “Questa sarà la settimana decisiva? Quante settimane è che diciamo così…”, spiega il patron ai giornalisti, all’ingresso degli uffici della Saras.

La sconfitta contro la Roma “in fondo ci serve come lezione per metterci a lavorare di più, forse. O per capire che certe partite, quando sono un po’ storte, bisogna forse saperle affrontare in campo diversamente”. Così Moratti sul 3-0 subito dai capitolini nell’anticipo di sabato. “Cosa significa il ko? Tre punti in meno. Il significato per noi è certamente quello di fare di più”, spiega il patron. “La partita poteva prendere una piega totalmente diversa. Avesse preso quella piega, saremmo qui a parlarci in un altro modo”. “Anche se – puntualizza Moratti – non ho niente da dire ai miei, perchè i ragazzi hanno provato sino alla fine a fare gol e a fare una buona partita”. A proposito del dubbio rigore concesso ai giallorossi, il presidente dell’Inter commenta: “Si è capito che era fuori, ma non ti arrabbi. Siamo all’inizio del campionato, continui a pensare che sono errori possibili. Mi dispiace che ci sono tre persone lì a guardare e manco uno vede giusto. Però insomma è andata così. Non è che te la prendi, speri sempre che ci si possa rifare”. Moratti confessa di non aver sentito il discorso pronunciato da Mazzarri alla squadra a fine gara: “Non ero negli spogliatoi quando lo ha fatto. Però – continua – ho letto che è stato fatto bene, ma la capacità di Mazzarri è anche questa. La capacità degli allenatori in generale, quando sono bravi, è di saper trovare le parole giuste”.

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