Pechino (Cina), 4 ott. (LaPresse) – Sfiora solo l’impresa Fabio Fognini nei quarti di finale del China Open contro Rafa Nadal. Il tennista italiano ha perso al terzo set con il punteggio di 6-2, 4-6, 1-6 in due ore e 16′ di gioco, ma dopo un’ora e 9′ si trovava in vantaggio di un set e avanti 4-1 nel secondo contro lo spagnolo, ancora imbattuto nel 2013 sul cemento, grazie a una partita fin lì eccezionale. Decisivo il diritto di Fognini, che con le sue accelerazioni aveva sempre messo in difficoltà il rivale costringendolo a giocare lontano dalla riga di campo. Un colpo grazie al quale Fabio aveva sempre mantenuto il controllo degli scambi. Rafa, però, è uno che non si arrende: del resto non si vincono 13 titoli dello Slam per caso. Sotto 4-1 nel secondo set (un 4-1 che poteva essere un 5-0 se nel quarto game Rafa non avesse annullato due palle break), da quel momento ha concesso solo un game al ligure. 6-4il secondo set (con una striscia di cinque game di fila) e 6-1 la terza e decisiva partita (due ore e 15 minuti) durante la quale l’azzurro ha chiamato il fisioterapista per un dolore al polso destro. Alla fine Nadal ha messo a segno appena cinque punti in più rispetto a Fognini.
Era la terza sfida tra il campione spagnolo e il numero uno italiano: tutte disputate quest’anno e sulla terra battuta. Agli Internazionali BNL d’Italia non ci fu partita, ma al Roland Garros il re del rosso non ebbe vita facile contro un Fognini ispirato. Continua dunque la corsa di Nadal a Pechino, dove ha già vinto nel 2005: Rafa ha colto la 25/a vittoria consecutiva sul cemento della stagione e questa settimana ha la possibilità di superare Novak Djokovic e tornare in prima posizione mondiale: gli basterebbe arrivare in finale per diventare il nuovo numero uno. Il tennista serbo, numero 1 del mondo, ha dominato intanto l’americano Sam Querrey con il punteggio di 6-1, 6-2 in soli 53 minuti di gioco. Djokovic affronterà nel prossimo turno il francese Richard Gasquet.
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