Copenaghen (Danimarca), 17 set. (LaPresse) – “Non basta avere dieci occasioni clamorose, la palla devi buttarla dentro altrimenti non vinci ed è successo questo. Bisogna fare tesoro del fatto che la palla bisogna buttarla dentro. Penso che nella mai gestione non abbiamo mai avuto così tante occasioni a tu per tu con il portiere”. Antonio Conte ai microfoni di Sky è rammaricato dopo il pareggio ottenuto con il Copenaghen nella prima gara della fase a gironi di Champions League. “Penso che nessuno abbia sottovaluto nessuno, venivamo dall’esperienza dell’anno scorso in cui avevamo pareggiato – ha aggiunto il tecnico campione d’Italia parlando della sfida dell’anno scorso con il Nordsjaelland – Con la sconfitta in casa del Galatasaray vincere oggi sarebbe stato ottimo, ma il calcio è questo, ci insegna che bisogna gonfiare la rete per vincere la partite”.

Il tecnico campione d’Italia è tornato poi sulla scelta di far entrare dalla panchina Giovinco anziché Llorente e De Ceglie invece di Asamoah. “E’ da stupidi giocare con giocatori alti con i centrali avversari fisici e lenti, abbiamo fatto bene con i giocatori brevilinei (Tevez, Giovinco, Quagliarella, ndr) che li hanno messi in difficoltà – ha evidenziato Conte – è mancata la realizzazione, ma tutti e tre hanno lavorato per la squadra. Ho preferito invece far entrare De Ceglie perché non perdevamo centrimetri con Paolo, loro giocavano eslcusiavamente per cercare l’angolo o la punizione”, ha concluso il tecnico della Juventus.

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