Torino, 11 set. (LaPresse) – “Alla Roma si diceva che ero quello che disturbava la crescita della squadra, ma ora della Roma non se ne parla più in Europa”. Così Luciano Spalletti lancia frecciate alla sua ex squadra in una lunga intervista alla versione italiana del sito internet dello Zenit San Pietrobrgo. Il tecnico italiano traccia quindi un bilancio di questa prima parte di stagione dello Zenit San Pietroburgo: “Abbiamo rimesso a posto il momento di difficoltà della scorsa stagione e adesso c’è uno spirito nuovo, c’è un modo di lavorare corretto per quanto riguarda una professione così importante e seria come quella del calciatore. Perchè il calcio è una cosa seria”.
Lo Zenit affronterà in Champions League squadre forti e temibili come il Porto e l’Atlético Madrid. Il bilancio della gestione Spalletti nel campionato russo è ampiamente positivo, tuttavia in Europa la squadra punta a fare qualcosa di più. “Sono tre anni che siamo presenti in Champions League – spiega – questo è un dato di fatto. Dobbiamo cercare di fare di più, anche se è bene ricordare che siamo riusciti per la prima volta a far superare i gironi di Champions allo Zenit. Però sono d’accordo con te, dobbiamo fare meglio. Spero che quest’anno metteremo a frutto l’esperienza maturata nelle passate competizioni per riuscire a fare qualcosa di più”.
E qui parte il ricordo della sua esperienza romana: “Alla Roma si diceva che bisognava fare di più quando ero quello che disturbava la crescita della squadra. Poi, dopo quattro anni, io sono andato in altre città europee, mi sono informato, ma della Roma non ho più sentito parlare. E questo mi dispiace – conclude il tecnico toscano – mi dispiace molto”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata