Madrid (Spagna), 6 set. (LaPresse) – “Quando ho accettato la proposta del Napoli? Subito, in pochi giorni avevamo chiuso l’accordo. Decidere è stato semplice: c’era Benitez, Callejon, un gran progetto e Napoli è sempre stata una città di calcio”. Così Raul Albiol in una intervista al quotidiano spagnolo El Pais parla dei suoi primi mesi da giocatore del Napoli. “Non ho mai visto una passione simile per una squadra, è incredibile. E poi non mi ha chiamato un club qualunque – ricorda – quella maglia la indossava Maradona”.

Un Albiol che sembra rinato sotto il Vesuvio dopo il difficile finale della scorsa stagione a Madrid. “Assolutamente sì. Sentire di nuovo la fiducia del mister, la tensione delle partite ti dà la felicità”, dichiara a El Pais. Poi Albiol parla anche dei tifosi. “Se mi fermano per strada? A Napoli i tifosi chiedono una foto anche al magazziniere. Sono folli per la loro squadra”.

L’esperto centrale iberico torna poi sul difficile rapporto con Jose Mourinho e sul suo addio al Real: “Non gli ho mai chiesto spiegazioni, non ho mai avuto un brutto rapporto con lui, siamo sempre andati d’accordo. Una relazione normale col mio capo. L’anno scorso gli ultimi tre mesi furono complessi perché avevamo già perso la Liga, siamo stati eliminati in Champions ed abbiamo perso la finale di Coppa del Re. Sapevamo che Mou sarebbe andato via”.

Le buone prove nel Napoli ha riportato Albiol ad essere protagonista anche nella nazionale di Del Bosque: “Mi fa molto felice la sua fiducia, sarebbe stato più facile non convocarmi e risparmiarsi qualche critica. Il fatto che abbia continuato a contare su di me mi ha dato una responsabilità ed ho cercato di essere all’altezza. Adesso sarà più facile convocarmi, ma lo ringrazio per il suo appoggio, lo hanno aggredito molto per questo. Il record è merito della squadra, viviamo il miglior momento della sua storia ed è un orgoglio farne parte”.

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