Roma, 4 set. (LaPresse) – “Il pres Lotito era entusiasta perchè credeva tantissimo in Burak. Il procuratore ha chiesto una commissione esagerata e la trattativa é saltata”. Così Valerio Antonini, intermediario nell’affare saltato Lazio-Galtasaray per Burak Yilmaz, spiega ai microfoni di Lazio Style Radio tutti i retroscena dell’affare sfumato tra i due club. Antonini ricostruisce nei dettagli tutte le fasi della trattativa e ricorda: “Il primo incontro con gli agenti c’è stato a Cortina, poi il ds del Galatasaray è arrivato a Roma per un primo accordo: Kozak più cash, con il club turco inizialmente interessato”.
Il primo scoglio da superare, però, è stata la “nuova legge in Turchia sugli extracomunitari, quindi si decise di investire solo cash. L’offerta finale è stata di 11 milioni più 4 di bonus”. Un’offerta “complessiva accettata dal Galatasaray, io trattai col giocatore”, rivela Antonini. Ma a questo punto entra in scena il manager di Yilmaz, Ali Egesel, “che ha chiesto di fatto 2.5milioni. Le commissioni erano state accettate dal presidente Lotito per il 5%, il procuratore ha chiesto esattamente il doppio”.
E dire che la volontà del giocatore era chiarissima, come ribadisce Antonini: “Al Galatasaray Burak percepiva 2.1 milioni più bonus, la Lazio offriva 2.2 più bonus per gol e presenze. Appena arrivato a pranzo con me, Yilmaz mi ha chiesto di chiudere con il Galatasaray e che lui avrebbe convinto il suo presidente. L’intento di tutti era di portarlo a Roma, ma il procurator ha di fatto ‘ricattato’ Lotito sapendo dell’accordo con Burak e con il Galatasaray”.
Tra l’altro un affase saltato che costerà caro al club di Istanbul, come spiega sempre Antonini: “Burak ha un’opzione che se non viene venduto con un’offerta accettata, il suo stipendio sale a 3 milioni netti”. Quindi ancora l’intermediario rivela come è nato il contatto tra i due club: “Non é stata la Lazio a cercare il Galatasaray, io visti i miei rapporti col club turco l’ho proposto a Lotito. Vi posso assicurare che negli ultimi giorni il presidente mi ha spinto a chiudere, chiamandomi 400 volte”. Infine Antonini rivela come “lo stesso presidente del Galatasaray sia rimasto deluso e colpito dalla richiesta del procuratore di Burak”.
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