Coverciano (Fi), 4 set. (LaPresse) – “Il futuro di Prandelli? È un non problema, perchè in azzurro spesso i percorsi degli allenatori sono brevi e si concludono dopo manifestazione importanti. È un qualcosa che fa parte del gioco e che tutti noi sapremo gestire nel modo più naturale possibile. Mi pare ci sia un’ansia intempestiva”. Così Gigi Buffon commenta in conferenza stampa a Coverciano le voci su un possibile addio di Cesare Prandelli alla Nazionale dopo i Mondiali in Brasile.
“Non ci dimentichiamo che a giugno avremo un Mondiale in Brasile – prosegue il capitano azzurro ai microfoni di RaiSport – quando hai la fortuna di poter essere protagonista in un torneo del genere è giusto che l’attenzione vada solo esclusivamente a quello”. Buffon elogia il lavoro svolto da Prandelli in questi anni: “La sua impronta è stata importante, ci ha fatto credere di poter arrivare a certi obiettivi e vincere divertendo e sciorinando un bel gioco. Privilegiando la tecnica a discapito del furore agonistico che sono qualità imprescindibli, ma non sono le uniche. Questo percorso lasciato da lui è una svolta, di discontinuità con il passato seppur glorioso”.
“Conte via dalla Juve? Non credo. A noi e alla società non ha mai detto che il prossimo anno lascerà la Juve”. Buffon respinge poi le voci su un possibile addio di Antonio Conte alla panchina della Juventus la prossima stagione. Per quanto riguarda un possibile approdo in bianconero dell’attuale ct Cesare Prandelli, Buffon glissa: “Mi sento un po’ in imbarazzo. Per mister Prandelli se dovesse lasciare la Nazionale, sicuramente qualche squadre prestigiosa che lo chiamerà ci sarà. Perchè anche dopo il lavoro svolto in Nazionale si è dimostrato un allenatore che merita di allenare un grande club”.
Per quanto riguarda un possibile approdo di Conte alla Nazionale: “Non pensavo ci fossero già candidati e candidature, ma è giusto che tutti gli allenatori sognino percè è la massima espressione del calcio italiano ed è normale sia così. Detto questo, stiamo parlando di nulla, ci sono tanti allenatori bravi che si libererebbero per la Nazionale e credo che in pochi giorni dopo il Mondiale si potrebbe trovare un sostituto”.
“Rifiutare la Nazionale sarebbe come una diserzione”. Parole forti quelle usate da Buffon. “Per me non ci sarà alcun problema se il futuro allenatore dovesse decidere di non chiamarmi o mettermi in panchina per il bene della Nazionale. Ma rifiutare una chiamata del mio Paese – prosegue il capitano azzurro – mi sembrerebbe come sputare o rinunciare a qualcosa che avrebbero voluto in tanti e avuto in pochi. Io faccio il giocatore, sto agli ordini come è giusto che sia. Quando mi diranno ‘Gigi basta’, ne prenderò atto, saluterò tutti e questo è quanto”.
Infine Buffon ha parlato anche di Juventus. “Penso stia proseguendo quel percorso di consapevolezza, maturazione e miglioramento nato da due anni a questa parte e che ci possa far migliorare ancora un passo alla volta gli obbiettivi che abbiamo raggiunto l’anno scorso grazie al lavoro del nostro allenatore, alla nostra dedizione e alla sapiente regia della società sul mercato”, dichiara da Coverciano.
Il capitano bianconero guarda alle prospettive della squadra di Conte anche in chiave europea: “Siamo una squadra che ha ritrovato la consapevolezza di essere competitivi e moderatamente forti. Abbiamo anche la certezza che in Europa ci sono tre o quattro squadre che sono, se non più forti di noi, che partono avvantaggiate e in Italia dobbiamo stare attenti”.
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