Milano, 24 ago. (LaPresse) – “Il razzismo non deve esistere, vorrei fare un appello al pubblico. Questa dovrebbe essere la crescita dell’Italia”. Lo ha detto l’allenatore dell’Inter Walter Mazzarri a proposito del razzismo negli stadi italiani.
“Juve lepre e gli altri a inseguire? Non è che a me interessi più di tanto quello che si dice, mi interessa quello che facciamo noi”. Così Mazzarri esordisce nel corso della conferenza stampa alla vigilia del suo esordio in campionato da allenatore dell’Inter contro il Genoa. Parlando dallo stadio di San Siro, il tecnico nerazzurro si smarca subito quando gli chiedono di Samuel Eto’o: “Di mercato non parlo…”.
Mazzarri non vuol sentire parlare di inquietudine nel tecnico, nella squadra, per le vicissitudini societarie Moratti-Thohir. “Nella testa di ogni ragazzo quando va a casa non so, per quello che mi dimostrano quando si allenano mi sembra che nessuno pensi a altro se non ad allenarsi bene, con una gran voglia di fare bene e di seguirmi. Chiaro che è poco che stiamo insieme e ogni volta facciamo qualche errore di troppo ma la volontà di fare bene c’è. A livello di individualità conoscevo i componenti della rosa, non ci sono state sorprese, le partite che contano da domani diranno il resto, il calcio d’agosto è servito solo a conoscersi meglio, ora credo di saperne molto di più, chiaro però che ancora tante conoscenze e valutazioni dovrò ancora farle, bisogna che ci prendiamo un po’ di tempo”.
“Icardi e Belfodil non ancora al top? Intanto ci sono i carichi di lavoro che valgono per tutti, in questo periodo siamo al 60-70% di forma di ognuno, ma questo vale per tutti, anche per Icardi e Belfo. In più loro due – spiega Mazzarri – devono fare quel passo che è toccato per esempio anche a Insigne, che si è trovato nel giro di poco in una squadra con blasone, cambiano tante cose nel passare da una squadra di media a una di alta fascia”.
Al tecnico interista viene poi chiesto se si senta di fare un in bocca al lupo al Napoli: “A Napoli ho fatto 4 anni importanti, faccio volentieri in bocca al lupo a tutti, alle persone che mi sono state vicine, alla gente che mi ha dato forza, calore”. “Io da sempre sono abituato a parlare col campo, con i fatti – ha sottolineato poi Mazzarri -; quando inizieranno le partite si vedrà. Poi vale per tutti, siccome è il mio decimo anno in A, all’inizio molti parlano, sbandierano, io sono abituato a fare i fatti, anche perché di solito succede diversamente da quello che si dice. Spero che ci sia consapevolezza che si parte da zero, la squadra si è ringiovanita, ci vuole tempo, ma penso che la gente sia cosciente di questo”.
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