Roma, 20 ago. (LaPresse) – “Abbiamo presentato un ricorso alla Corte di Giustizia Federale con procedura d’urgenza per una sospensione o l’annullamento del provvedimento”. Lo ha detto al sito Lalaziosiamonoi.it, il legale della Lazio, Gian Michele Gentile, a proposito della chiusura della Curva Nord in occasione dell’esordio casalingo di domenica dei biancocelesti contro l’Udinese di Guidolin: “La Lazio ritiene non ci siano i presupposti per la chiusura del settore. Non è un disegno finalizzato a tentare di scontare la sanzione nella seconda partita casalinga, contro il Chievo Verona. La norma – sostiene il legale bianceleste – è stata applicata in un modo che non consentiva l’applicazione. È un discorso complicato, un punto di vista tecnico. Attendiamo ulteriori decisioni in merito, vediamo cosa succede”.
Nel frattempo intervenendo a Lazio Style Radio, il responsabile della comunicazione biancoceleste Stefano De Martino ha ribadito: “Rifiutiamo l’etichetta di ‘razzisti’ ma dobbiamo richiamare ovviamente all’ordine quando alcuni atteggiamenti vanno nel senso sbagliato”.
“Accusare la nostra Curva di razzismo, una curva che non ha mai cacciato ragazzi di colore dal proprio settore e che ha sempre accettato il progressivo aumento di ragazzi di diverse etnie all’interno della propria squadra, facendoli poi oltretutto divenire idoli, vedi Liverani, Dabo, Onazi, Ciani, Cissè etc etc è veramente ridicolo oltre che infamante!”. Con queste parole, inoltre, i tifosi della Curva Nord della Lazio replicano alla decisione del Giudice Sportivo di chiudere il loro settore di riferimento per la partita contro l’Udinese a causa dei cori razzisti indirizzati ai giocatori della Juventus durante la finale della Supercoppa. In una lunga nota pubblicata sui principali siti e forum di riferimento dei tifosi laziali, la Curva Nord accusa: “È chiaro ormai il disegno che da anni ci vede tirati in ballo strumentalizzando comportamenti più volte spiegati tramite comunicati e radio. È altresì evidente che fa comodo usare nei nostri confronti due pesi e due misure non considerando i nostri chiarimenti in merito ma perseverando contro di noi con ogni mezzo a discapito della più limpida verità”.
Rivolgendosi ancora alle istituzioni calcistiche e ai media, i tifosi biancoceleste proseguono: “È proprio il caso di dire che il vostro interesse supera la ragione. Vano è stato il nostro tentativo di far capire, non ora, ma nel corso degli anni, che i famosi ‘buuu’ non sono un coro d’offesa razziale bensì semplice sfottò per irretire l’avversario di turno, ma proprio i vostri interessi hanno fatto in modo di rendere parole al vento ogni tipo di delucidazione in merito”. Quindi la Curva Nord chiede “al nostro popolo, impegnandoci noi per primi, di evitare di fare gli ululati. Noi siamo più maturi e dimostreremo, come abbiamo sempre fatto, la nostra superiorità anche in questa circostanza disarmando così gli ipocriti che ci remano contro. Aspettiamo con ansia, da parte vostra cari soggetti accusatori, le prossime accuse nei nostri confronti, tolti gli ululati siamo curiosi di vedere a cosa vi appiglierete, qualche consiglio l’avremmo, ma per decenza preferiamo non scriverlo”.
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