Milano, 19 ago. (LaPresse) – Cesare Prandelli non chiude le porte della Nazionale a nessuno, compreso Francesco Totti e Alessandro Del Piero. “Tutti devono pensare di poter fare il Mondiale, alla fine di marzo e ad aprile cercheremo di capire quelli che avranno la condizione migliore – ha spiegato il ct degli azzurri in un’intervista a Sky rilasciata il giorno del suo compleanno – da Totti e Di Natale, ci mettiamo anche Del Piero, non per fare dei nomi ma per far capire che andremo in questa spedizione in Brasile per fare il massimo, quindi devi andare con i giocatori migliori. Non devo programmare in quel momento ma devo allestire la squadra più forte in assoluto”. Potrebbe quindi esserci spazio anche per Antonio Cassano. “Seguiremo tutti quelli che possono fare la differenza, Del Piero ha ancora entusiasmo e gran voglia di fare – ha proseguito il tecnico di Orzinuovi – c’è anche Antonio Cassano che con noi ha fatto un Europeo straordinario. Se farà una stagione stratosferica al Parma e troverà una condizione incredibile lo prenderemo sicuramente in seria considerazione”, ha concluso Prandelli.
“In Italia ce ne sono tanti di allenatori bravi, fare dei nomi poi diventa difficile”. Cesare Prandelli elogia i suoi colleghi e il movimento dei tecnici in Italia. “Abbiamo Conte che ha dato una filosofia, una cultura che forse mancava al nostro calcio – ha esordito il ct della Nazionale – un Allegri che è riuscito il primo anno a vincere lo scudetto e comunque senza grandi giocatori a mantenere una grande capacità di alta classifica. Montella è stata la rivelazione per la grande qualità di gioco, la Fiorentina per me avrebbe meritato lo ‘scudetto del gioco’”. Parole al miele anche per Walter Mazzarri e per l’allenatore del Bologna Stefano Pioli. “Mazzarri ha sempre fatto non bene di più, ha dato un marchio alla propria squadra – ha proseguito il tecnico di Orzinuovi – Per me poi uno dei più bravi in Italia è Stefano Pioli, ogni anno fa cose straordinarie, cambiando sempre non è facile. Ce ne sono veramente tanti bravi”, ha concluso Prandelli.
“Il Mondiale per qualsiasi persona è un sogno all’ennesima potenza, è il sognare a occhi aperti. Ho detto ai giocatori che quando si sogna bisogna farlo in grande, però bisogna anche essere preparati. Devi essere convinto che puoi arrivare a quel sogno, e io sono convinto che certi sogni si possano realizzare”. Così Cesare Prandelli in’un intervista concessa a Sky nel giorno del suo compleanno ha presentato il Mondiale in programma l’anno prossimo in Brasile. Rispetto alle avversarie “ci manca ancora qualcosa – ha ammesso il ct della Nazionale – soprattutto da un punto di vista della prestanza e dell’atletismo. Balza all’occhio la differenza di fisicità, ma penso che possiamo arrivare preparati”. In merito alla coppia d’attacco Osvaldo-Balotelli l’allenatore di Orzinuovo spiega che “nella mia testa sono due giocatori potenzialmente forti, la fisicità a livello internazionale conta – ha evidenziato – avere due giocatori così ti permette di lavorare su un centrocampo con ancora più qualità. Poi magari in partita non vanno bene e allora cambi ma nella mia testa sono giocatori che potrebbero benissimo giocare insieme”.
Cesare Prandelli ha spiegato anche le motivazioni che l’hanno spinto a rimanere alla guida degli azzurri. “Ho accettato di continuare anche perchè il lavoro era fatto a metà, i 4 anni devono essere fatti con criterio, questa è la stagione più difficile, più particolare, più entusiasmante”, ha rivelato il commissario tecnico, che non ha svelato il suo futuro posto Brasile 2014. “Non mi va di dire chiudiamo, le energie devono essere indirizzate tutte per un obiettivo – ha sottolineato Prandelli – che è quello di arrivare ai mondiali preparati”. A proposito delle sirene dei club il tecnico degli azzurri spega ammette che “Non è stato difficile rifiutare, ho preso un i pegno con la Federazione e la nazionale, non era giusto nemmeno pensare di poter lasciare la Naizonale – ha precisato l’ex allenatore della Fiorentina – Voglio arrivare fino in fondo, ho preso un impegno”. “Io al Milan il prossimo anno? Assolutamente no, zero per cento – ha dichiarato il tecnico di Orzinuovi – ma molti mi vedono sulla panchina di altre squadre in base ai momenti e alle convocazioni, l’importante è che mi vedano su qualche panchina, perché è qualcosa che mi appertiene. Max (Allegri, ndr) deve deve stare tranquillo, o stimo tantissimo, credo abbia capacità e qualità per lavorare ancora per tanti anni”, ha concluso Prandelli.
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