Barcellona (Spagna), 31 lug. (LaPresse) – L’Italia ha ancora Fede. Dopo la delusione di Londra la ‘Divina’, come la fenice che ha tatuata sul collo, risorge nei suoi 200 stile libero. La gara che non aveva preparato e che, a suo dire, è stata fatta per gioco le regala un secondo posto che vale quanto un oro. La veneta infatti conclude la sua prova con uno stupefacente 1’55″14 arrendendosi solo al missile statunitense Melissa Franklin (1’54″84) ma mettendosi alle spalle tutte le altre rivali, a partire dalla francese Camille Muffat soltanto terza (1’55″72). Con il tempo fatto registrare oggi al Palau Sant Jordi la campionessa di Spinea sarebbe giunta seconda anche alle Olimpiadi di Londra 2012. Poco importa, perché per la Pellegrini quella ormai è acqua passata, anche se qualche sassolino nelle scarpe da togliersi resta: “Sono allibita – racconta a fine gara – felicissima del crono e di essermi riscatta dalla delusione di Londra dell’anno scorso”. La fuoriclasse azzurra è l’immagine della felicità: “In un anno dove non ho allenato questa gara è un risultato incredibile – spiega – Non c’è nessun tipo di rimpianto, solo tanta gioia. E’ un risultato che dedico a me stessa, dopo tutto quello che è stato detto meno di un anno fa”.

La Pellegrini mette la medaglia odierna all’interno del suo palmares “fra quelle più importanti” anche perché in vista di Rio de Janeiro la prestazione cronometrica rappresenta un’iniezione di fiducia e di adrenalina davvero senza pari. L’argento della Pellegrini porta però anche il nome ed il cognome di Philippe Lucas. Il suo ritorno sotto le cure del francese, con la quale vinse due ori al mondiale di Shanghai, coincide infatti con il suo rientro a grandi livelli. Burbero nell’aspetto ma in realtà affabile nei modi, il transalpino ha saputo conquistare la fuoriclasse di Spinea tanto dal punto di vista tecnico quanto da quello umano: “Federica in questa stagione non ha fatto un grande chilometraggio, ma ha lavorato bene in allenamento ed anche con il suo preparatore fisico Matteo (Giunta, ndr) – racconta Lucas – poi, ovviamente, è importante anche che la testa sia tranquilla e che prima delle gare si trovi anche il tempo per scherzare”.

Il francese non scende nei particolari delle barzellette che racconta alla Pellegrini per farla ridere: “Non posso dirle, sono lunghe ed anche un po’ sporche – ma è decisamente più serio e loquace quando affronta l’argomento futuro: “Sicuramente continueremo a lavorare insieme – spiega – ci vedremo con la federazione ma non credo ci saranno problemi. E’ importante che lei sta bene nel posto dove si allena e che sia motivata. Se questi due fattori ci sono, tutto va bene”. Passata la ‘sbornia’ di gioia odierna, però, il mondiale della Pellegrini non è ancora finito. Dal punto di vista individuale, infatti, mancano ancora i 200 dorso, ovvero la gara che ha preparato per tutto l’anno. L’impresa odierna però potrebbe aver cambiato le carte in tavola: “Non so come reagirò a questa carica di adrenalina. Da adesso in poi è brutto dire che sono in vacanza, ma poco ci manca – ammette onestamente – cercherò di migliorare il mio primato personale ma non chiedo niente di più”.

La giornata odierna ha portato in dote all’Italia anche l’ingresso nella finale dei 100 metri di Luca Dotto, tornato su ottimi livelli dopo la brutta stagione scorsa caratterizzata da molti problemi fisici. Ottavo tempo per il veneto (48″46) con un arrivo sbagliato che avrebbe potuto pregiudicarne la prestazione. “Sono felice, pensavo di aver fatto una stupidata in arrivo – racconta – ma l’obiettivo è stato raggiunto. Ora me la godo”. Nella stessa gara esce invece malamente Filippo Magnini che non riesce ad andare oltre il sedicesimo tempo (49″12). “Ero morto, non avevo energie”, l’analisi del pesarese. Sottotono pure le prestazioni in finale di Mattia Pesce, ottavo nei 50 rana (27″53) vinti dal sudafricano Cameron Van den Burgh (26″77) e Gregorio Paltrinieri, sesto negli 800 metri (7’50″29) dominati dal fenomeno cinese Sun Yang. Bene Stefania Pirozzi nelle semifinali dei 200 farfalla donne ma il suo crono di 2’08″09 le regala solo l’11° posto. Nell’unica finale senza italiani, quella dei 200 farfalla maschili, Chad Le Clos conferma l’oro dei Giochi di Londra chiudendo in 1’54″32 e regalando così il secondo oro di giornata al Sudafrica.

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