Milano, 29 lug. (LaPresse) – “L’inizio non è certamente morbido, siamo gli avversari da battere, per noi stessi sarà un bell’esame per confrontarci con le realtà più forti del campionato. Nils Liedholm diceva che ‘prima o poi gli avversari vanno affrontati tutti’, tutto sommato è la stessa cosa affrontare le squadre prima o dopo”. Così Beppe Marotta ha commentato il sorteggio del calendario di Serie A, che vedrà la Juventus affrontare nelle prime tre giornate Sampdoria e Inter in trasferta, Lazio in casa. Il direttore generale della società bianconera ha parlato anche di mercato, a cominciare da Mauricio Isla. “E’ un nostro giocatore, non nego che abbiamo avuto un approccio con l’Inter, ma stavamo valutando il modo in cui sostituirlo, la sostituzione non è potuta avvenire – ha ammesso Marotta – Lui ha manifestato la contentezza di rimanere con noi, con la benedizione di Conte Isla è ancora un nostro giocatore. Zuniga? Abbiamo un buon rapporto con il Napoli, c’è rispetto, il giocatore non è sul mercato e noi ne prendiamo atto”.

“Se il mercato della Juve è chiuso? Penso di sì, abbiamo anticipato i tempi puntellando settori che necessitavano di essere puntellati, mi riferisco all’attacco e alla difesa. Chi si è mosso meglio? Sicuramente la Fiorentina, poi credo che il Napoli abbia fatto delle buone operazioni perdendo però un tassello come Cavani”. Marotta ha dichiarato che almeno in entrata i bianconeri non effettueranno altri movimenti. “Abbiamo fatto un mercato in entrata roboante in inizio stagione. Noi non abbiamo venduto i pezzi migliori, rinunciando ad alcune proposte – ha proseguito il direttore generale della società di Corso Galileo Ferraris riferendosi a Vidal, Pogba, Marchisio e Chiellini – la Juventus è una società molto più compratrice che venditrice. Siamo contenti di aver allestito una squadra competitiva. In un momento di difficoltà noi abbiamo stretto i denti e investito ancora. E’ chiaro che alcuni giocatori complementari andranno ceduti”.

Il riferimento di Beppe Marotta è al reparto offensivo, dove attualmente la Juventus può disporre di ben sei attaccanti: Carlitos Tevez, Fabio Quagliarella, Alessandro Matri, Fernando Llorente, Sebastian Giovinco e Mirko Vucinic. “Non abbiamo bisogno di privarcene in modo veloce, abbiamo attacco che deve essere limitato numericamente, dobbiamo arrivare a cinque, con l’isnserimento magari di un giovane da valorizzare – ha evidenziato il direttore generale dei bianconeri – Abbiamo ancora un mese, richieste ce ne sono, l’auspicio è che si possa trovare una conclusione positiva per noi e per loro”.

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