Genova, 20 lug. (LaPresse) – “L’inizio di un percorso. Un motivo di orgoglio e di responsabilità, per me, in una piazza importante”. Si è presentato così Fabio Liverani nella sua prima conferenza stampa da allenatore del Genoa. Parlando dal ritiro di Neustift, il neo tecnico rossoblu ha dimostrato di avere le idee chiare: “L’obiettivo è riportare entusiasmo in città dopo due anni difficili, puntando a un campionato tranquillo e gettando le basi per un calcio propositivo e non solo di attesa. Nella consapevolezza che ci saranno partite e momenti in cui dovremo soffrire”.
Alla sua prima esperienza, Liverani ha aggiunto parlando al sito del club: “Ho avuto tanti allenatori per fortuna a cui rubare qualcosa e, tra questi, qualche grande uomo. Le idee tattiche sono subordinate al gruppo che si allena per fare emergere le caratteristiche e le qualità dei giocatori, non a un allenatore per mettersi in mostra. Il concetto di fondo ruota intorno a equilibrio e organizzazione”.
Promosso alla guida della prima squadra dopo l’esperienza nelle giovanili, Liverani è un pupillo del presidente Enrico Preziosi: “Con il presidente, il direttore, la società c’è stato un confronto e abbiamo trovato identità di vedute, puntando sulle qualità tecniche e soprattutto umane del gruppo. Si parte dalla difesa a quattro, dai tre centrocampisti, in attacco dipenderà da chi gioca. Non vivo di paure né di fantasmi. La mancanza di esperienza? Può essere un aspetto negativo. Per me non esiste suddivisione tra giovani ed esperti, ma tra bravi e non bravi. Stiamo costruendo una mentalità collettiva da cui non derogare”.
“La presentazione dell’altra sera? E’ stato un impatto bellissimo vedere tanta gente e tanto amore. E’ doveroso rivolgere un grande ringraziamento. Il pubblico del Genoa sa incidere e spingere la squadra quando le cose non vanno bene, figuriamoci se dovessimo prendere il vento giusto. Noi ci portiamo dietro qualche debito, i tifosi qualche credito”, ha concluso.
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