Parigi (Francia), 15 lug. (LaPresse) – “E’ triste essere qui dopo la vittoria più bella della mia carriera, in una giornata storica, ed essere accusato di essere un bugiardo o un imbroglione. Questo non è bello, sono fiero di quanto ho fatto”. Così la maglia gialla Christopher Froome dopo il successo di ieri sul Mont Ventoux che ha confermato la sua superiorità in questo Tour de France si è difeso in conferenza stampa dalle accuse che mettono in dubbio la sua credibilità come ciclista.
Froome ha respinto qualsiasi confronto con Lance Armstrong, dicendo: “Confrontare me con Lance, voglio dire. Lui ha barato, io no. Fine della storia”. Le performance del ciclista inglese sono però oggetto di un intenso dibattito sui social network, sui blog di ciclismo e sui principali messi di comunicazione. C’è addirittura chi ha provato ad analizzare quanta potenza Froome riesca a sprigionare in bicicletta, per capire se in base a quei dati sia pulito o meno. La cosa non è andata giù al direttore sportivo della Sky Dave Brailsford, che l’ha definita “l’ultima follia”.
Al ciclista inglese è arrivata la solidarietà anche del suo grande rivale a questo Tour de France. “Non ho motivo per dubitare di Froome”, ha risposto Alberto Contador alle accuse di doping che si sono abbattute sulla maglia gialla. Il ciclista spagnolo in conferenza stampa ha subito sottolineato che avrebbe risposto a sole due domande sul tema ‘doping’ avvertendo che “alla terza, torno in camera mia e mi riposo”. Nessun sospetto quindi sul capitano del Team Sky. “Penso che corra in maniera pulita – ha ammesso Contador – Tutto quello che ha ottenuto è il frutto del suo allenamento e dei suoi sforzi. Mi fido pienamente di lui”.
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