Pinzolo, 11 lug. (LaPresse) – “Le motivazioni della squadra sono a mille”. Ha esordito così Walter Mazzarri nella sua prima conferenza stampa dal ritiro di Pinzolo. “Vedo nei giocatori una grande voglia di riscatto e questo per me è una buona base di partenza. Nel calcio moderno – ha aggiunto il neo tecnico nerazzurro – non si può prescindere da una forte motivazione e quando non ci sono bisogna andare a cercarle sotto terra”. Mazzarri poi non si vede come un ‘sergente di ferro’ e spiega: “Io sono me stesso, con grande naturalezza porto i miei valori a conoscenza dei giocatori. Forse ora fa gioco dire così ma non lo so. Vedendo e parlando con i ragazzi – ha dichiarato – ho avuto l’impressione che si era un po’ esagerato nel dire certe cose. Voglio fare i fatti, prima di sbilanciarmi voglio essere sicuro di quello che dico”.
“E’ giusto che i tifosi sognino lo scudetto, anche il presidente, ma io devo essere equilibrato e serio. Un punto di riferimento, uno che non dice ‘palle’ – rilancia Mazzarri – ma che parla con cognizione di causa”. Quindi Mazzarri ricorda: “L’anno scorso questa squadra è arrivata nona, sarei uno che vende fumo se facessi dei proclami. L’obiettivo è vedere nel breve tempo possibile una squadra non soccomba contro gli altri, facendo un calcio propositivo che piace alla gente. Una squadra che abbia un anima e che non molli mai. Posso promettere questo ma dove possiamo arrivare non lo so”. Sui tempi per vedere un’Inter competitiva, Mazzarri non si sbilancia: “Spero nel più breve tempo possibile, ma non lo posso dire da ora. Abbiamo rinunciato ad alcune amichevole proprio perchè voglio avere la squadra a disposizione per allenarsi almeno 15 giorni di fila”.
Capitolo mercato. “Il top player? Se c’è la possibilità ne sarei ben contento, ma io sono stato chiamato all’Inter prima di tutto per allenare e rilanciare questa squadra”, ha detto Mazzarri sempre nel corso della sua conferenza stampa. A proposito delle voci su Zuniga e Lavezzi, il neo tecnico nerazzurro non si sbilancia: “Di mercato ne parlo solo con la società, Ausilio e Branca sanno benissimo che ci vuole grande rispetto dei ruoli. Loro non devono mettere bocca sul mio operato e sul modulo, ma io parlerò solo delle scelte tecniche tattiche e loro delle scelte societarie”.
Quindi Mazzarri spiega ancora il suo pensiero: “L’allenatore vorrebbe sempre allenare i migliori giocatori, poi è la società che indica le linee guida, le potenzialità economiche e dove vuole arrivare”. Sulla trattativa tra il presidente Moratti e il magnate indonesiano Erick Thohir, Mazzarri dichiara: “Qualsiasi cosa possa far bene all’Inter è bene accetto. Il presidente mi ha detto di stare tranquillo, con lui parlo di tuttaltro e mi fido della sua parola. Io sono molto concentrato nel far rendere i giocatori, il mio dovere è rivalutare questa rosa. Devono tutti tornare ad esprimersi al masssimo del loro valore”.
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