Roma, 8 lug. (LaPresse) – “Sono venute meno le convenienze per Roma e Genoa per lo scambio Borriello-Gilardino. Non ci siamo incontrati nel weekend per definire e all’improvviso c’è stato un ostacolo”. Lo ha detto Enrico Preziosi ai microfoni di Tele Radio Stereo, a proposito della trattativa per uno scambio di attaccanti tra Roma e Genoa.
“Sapevamo che difficilmente avremmo chiuso l’operazione già prima di vederci e così è stato. Questo non ha compromesso i nostri rapporti che restano ottimi. La decisione – ha spiegato il presidente rossoblu – è stata presa reciprocamente perchè non c’erano i numeri per giustificare l’operazione. Ma noi e la Roma abbiamo capito che lo scambio non si poteva fare”.
Quindi Preziosi spiega perchè sia sfumata la trattativa: “Avremmo voluto un conguaglio economico a nostro favore, la Roma voleva farlo alla pari, per noi non ci sarebbero state più le condizioni giuste per trattare. La differenza sull’ingaggio per Borriello è di non pochi milioni, noi siamo pur sempre il Genoa. Partendo per il ritiro, Alberto rimane”.
Preziosi però non crede si sia scritta la parola fine sullo scambio Gilardino-Borriello. “Dico mai dire mai, ma credo di non sbagliarmi nel dire che l’operazione sia definitivamente tramontata. Gilardino – ha aggiunto il patron del Grifone – oggi può essere considerato un giocatore del Genoa. Una volta partito per il ritiro però intendiamo tenerlo. C’era la possibilità di scambiarlo con Borriello che da noi ha fatto molto bene e per Alberto la Roma avrebbe rappresentato una grande opportunità. Venuti meno i presupposti, Gilardino sarà la nostra prima punta”.
Infine sulle voci di un interessamento della Roma per Kucka, Preziosi smentisce: “Credo che Kucka piacesse molto a Baldini, ma con Sabatini non ne ho mai parlato”.
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