Madrid (Spagna), 26 giu. (LaPresse) -“Un vero saggio del calcio, un uomo dal palmares straordinario che ora arriva ad allenare un club straordinario. In tutti i campionati dove ha allenato è sempre stato indicato come il migliore”. Così il presidente del Real Madrid, Florentino Perez, ha presentato nell’attesissima conferenza stampa Carlo Ancelotti, l’uomo da lui fortemente voluto per risollevare le sorti delle ‘Merengues’. “E’ un onore essere qui nel club più prestigioso del mondo”. Sono state le prime parole del tecnico italiano, che ha anche ringraziato il Paris Saint Germain “per la splendida esperienza in Francia”. Ancelotti ha subito voluto fissare il suo obiettivo: “Vincere giocando un calcio spettacolare perché la storia e la tradizione di questo club sono quelle di giocare in modo offensivo. Lavoreremo per giocare un calcio che darà ai nostri tifosi felicità”. Pur conscio della difficoltà del compito che lo attende l’allenatore ha detto di avere tutto quello di cui c’è bisogno per lavorare bene.
“La squadra è ottima, nei prossimi giorni parleremo con il club di quello che serve – ha spiegato – Oggi non posso dire quali sono i giocatori che restano e quelli che andranno via. E’ possibile che ci siano dei cambiamenti ma non ce n’è tanto bisogno”. Secondo Ancelotti il Real: “Ha grande qualità offensiva e a centrocampo, non credo sarà difficile organizzare un calcio offensivo con un buon possesso del pallone”. L’ex allenatore fra le altre di Juventus e Milan ha anche annunciato che farà molto affidamento sul suo ex giocatore Zinedine Zidane: “E’ stato un grande giocatore e sarà un assistente ottimo, insieme al resto dello staff”. Bocca cucita invece sul mercato: “Non ho necessità di fare nomi – ha detto – Cavani? Non abbiamo ancora parlato, quindi credo che oggi non posso dare alcuna informazione sui possibili acquisti”.
Così come i suoi predecessori anche Ancelotti dovrà vedersela con lo scoglio della decima Champions League da conquistare per il Real. “E’ un grande obiettivo per il club e per tutti – ha spiegato – Io ho l’ambizione e la responsabilità di questo, non è un problema perché tutti gli anni un allenatore ha una responsabilità. Dover vincere la decima Champions è una motivazione ancora più grande che può aiutarci nel lavorare meglio”. Considerato un ‘pacificatore’ il tecnico di Reggiolo dovrà far tornare la calma nel turbolento spogliatoio del Real: “Ho sempre avuto un ottimo rapporto con i miei giocatori – ha argomentato – Non credo che qui ci sia una pressione superiore rispetto ad altri club, per un allenatore è normale subire la pressione. La chiusura è dedicata al suo predecessore José Mourinho: “E’ un grande allenatore, ha un carattere diverso dal mio, il mio rispetto per lui è totale”, ha concluso il nuovo condottiero madrilista.
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