Torino, 26 giu. (LaPresse) – “Il paragone è quello. Non la chiamo tangente ma il paragone è reale. Lo paragono al manager messo in galera perché doveva vendere gli elicotteri Augusta in India che dice: ‘Io per vendere gli elicotteri in India, se non gli do una percentuale all’indiano non li vendo’. Se uno, per prendere Tevez, una delle clausole è che deve pagare il procuratore lo pagherà”. Così il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, ha commentato l’inchiesta della Procura di Napoli che sta provocando un terremoto nel mondo del calcio.

Zamparini è intervenuto nel corso di ‘Tutti Convocati’ su Radio 24 parlando anche del ruolo dei club: “Noi non siamo vittime ma le società si adeguano al sistema. Se per prendere un giocatore devi passare attraverso una certa porta altrimenti lo perdi alla fine passi da quella porta. E’ il sistema. Quando in Italia per ottenere un’autorizzazione devi passare attraverso una determinata porta, l’imprenditore passa da quella porta. E’ il sistema che è sbagliato”.

Sull’argomento è intervenuto anche il presidente del Coni. “Calcio malato? Non è così. C’è stata una esapserata valutazione in negativo di un sempice atto di natura tecnica. Aspettiamo di capire di cosa si tratta. Potrebbe anche essere solo un atto formale”, ha detto Giovanni Malagò ospite degli studi di Sky Sport 24, a proposito delle perquisizioni eseguite ieri dalla guardia di finanza nelle sedi di 41 squadre nell’ambito di una inchiesta su alcune operazioni di calciomercato. “Bisogna capire se c’è qualcosa che va oltre un semplice controllo predisposto su indicazione di una Procura, una cosa che mi auguro. Anche nel mondo delle aziende succede che ci siano verifiche ma poi succede che le cose siano state fatte per bene”, ha aggiunto il numero 1 dello sport italiano.

“Colpisce che ci siano 41 società, ma non dobbiamo essere prevenuti e aspettiamo con serenita”, ha dichiarato ancora Malagò. Il presidente del Coni ribadisce di non aver gradito il grido che si è levato ieri contro un ‘calcio malato’ e pieno di scandali: “Tutti noi siamo felici di quello che riveste in termini di popolarità e immagine lo sport e il calcio, ma quanto avvenuto ieri è il lato meno bello. Ci dispiace che una semplice notizia di un controllo, nel corso dei vari passaggi della comunicazione, venga riportato con il solito: ci risiamo, il calcio non ne uscira’ mai. Questo non lo trovo corretto”

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