Roma, 19 giu. (LaPresse) – La Montepaschi Siena si è laureata campione d’Italia di basket per la settima volta consecutiva. In gara 5 della finale scudetto, la compagine toscana ha battuto 79-63 la Virtus Acea Roma. Passano gli anni, cambiano i giocatori e gli allenatori ma Siena resta la regina del basket italiano. Con una squadra completamente rivoluzionata rispetto alla scorsa stagione sia in campo che nella guida tecnica, sono rimasti solo Carraretto, Ress e Moss, la società toscana conquista l’ottavo scudetto della sua storia, il settimo consecutivo battendo 4-1 Roma in finale scudetto. Un traguardo straordinario, condito dal ‘double’ ottenuto con la vittoria pure della Coppa Italia al termine di una stagione dove i senesi sembravano destinati ad abdicare. A Roma resta l’orgoglio per una annata incredibile. Partita con l’idea di salvarsi la Virtus ha disputato un campionato assolutamente straordinario trovando in Datome un leader oltre ogni più rosea aspettativa ed in Calvani un vero maestro nell’amalgamare un gruppo di giocatori che ha ribaltato in svariate occasioni il pronostico arrendendosi solo al cinismo ed all’istinto del killer di Siena. Nella fornace ardente del PalaTiziano il primo ad emergere è Eze. Il centro senese segna il primo canestro della gara e stoppa Datome nell’azione successiva ma il leader di Roma si riscatta prontamente con una tripla alla quale rispondono però Hackett e Brown (3-8). Dopo l’inizio scintillante Eze commette il terzo fallo ben prima della metà del primo quarto costringendo coach Banchi al cambio. Roma ne approfitta e giunge al pareggio (8-8) poi il periodo, complice anche una schiacciata di Datome resta in equilibrio fino al 13-15 finale.
Nella pausa però coach Calvani esagera nelle proteste per un contatto su Bailey con gli arbitri che prima gli comminano un fallo tecnico e poi lo espellono mentre il palazzetto sembra sull’orlo della rivolta. Roma, con il vice Massimo Maffezzoli in panchina, subisce il colpo ed in un istante Siena vola sul 13-25 mantenendo ancora 10 punti di vantaggio a metà periodo (20-30). Il cuore dell’Acea però è grande. Lawal suona la carica, Datome lo segue a ruota ed i padroni di casa tornano in carreggiata con un parziale di 9-0 (dal 22-32 al 31-32). All’intervallo, nonostante tutte le emozioni il punteggio è inchiodato sul 33-33. Dopo la pausa lunga è Siena e rientrare meglio in campo. Gli ospiti si spingono fino al +7 con una tripla di Brown (35-42). Il solito Datome risponde subito dall’arco ma Moss non gli è da meno e con l’aiuto di Kangur fa volare la Montepaschi sul +9 a metà periodo (38-47) costringendo Roma a chiamare timeout. Dopo l’interruzione Lawal sbaglia una facile schiacciata per il disappunto del pubblico. Dall’altra parte gli ospiti esaltano il loro cinismo con Kangur e Brown volando sul +14. La sfida è infuocata e Roma prova a tornare in carreggiata con due liberi di Jones ed un canestro di Bailey (42-52) ma Janning e Carraretto sono letali dalla distanza e la ricacciano indietro.
Roma si aggrappa ad una schiacciata volante di Lawal su assist di Jones ma a dieci minuti dal termine il vantaggio ospite è di 13 lunghezze (47-60). Roma prova a gettare il cuore oltre l’ostacolo negli ultimi dieci minuti ma a 7′ dal termine in divario fra le due squadre resta ampio (52-65). Roma ha un sussulto grazie ad una fiammata di Goss (57-65), una tripla ed un canestro in penetrazione di Brown però ristabiliscono le distanze (57-70) a 4’07” dal termine. Ogni volta che i capitolini provano a rientrare Siena ha un’arma per tornare in pieno controllo. Questa volta a mettere una bomba di importanza capitale è capitan Carraretto poi Brown smazza l’assist per la schiacciata di Ortner che, di fatto, chiude la gara con 2’31” ancora sul cronometro (61-77). Il pubblico di casa capisce che è finita ringraziando la squadra e coach Calvani seduto sugli spalti con un applauso collettivo. Finisce 63-79, il titolo è di Siena ma a Roma difficilmente questa stagione verrà mai dimenticata.
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