Rio de Janeiro (Brasile), 16 giu. (LaPresse) – Inizia con il piede giusto l’avventura dell’Italia in Confederations Cup: gli azzurri ‘onorano’ come dovuto il mitico Maracanà rinnovato proprio per l’occasione battendo 2-1 il Messico in una partita ben giocata soprattutto nel primo tempo. Proprio come un anno fa all’Europeo Prandelli esordisce con un nuovo modulo in questa manifestazione: archiviati il 4-3-3 usato durante la preparazione e il 3-5-2 dell’Europeo in Polonia e Ucraina, il ct opta per il 4-3-1-2 con Marchisio e Giaccherini a rifinire per Balotelli. La nazionale opaca e in debito di ossigeno vista contro Haiti e Repubblica Ceca sembra lontana anni luce da quella che approccia la partita con il Messico. Fin dai primi minuti l’Italia dà spettacolo, con Balotelli in particolare.
Già al 4′ dopo un errato disimpegno della retroguardia la punta del Milan tenta un pallonetto che finisce sopra la traversa. Al 7′ pericolosa azione degli azzurri sull’out sinistro, Giaccherini serve Montolivo che mette in mezzo per Balotelli il cui tiro viene respinto dal portiere. Un minuto dopo è Giaccherini, che gode di ampia libertà, a cercare il gol con un tiro a giro che termina non lontano dalla porta. La furia dell’Italia si placa solo dopo il 9′, giusto il tempo di vedere una conclusione da fuori di Balotelli bloccata in due tempi con qualche difficoltà da Corona. Appena il Messico si fa vedere dalle parti di Buffon tuttavia è pericoloso: all’11’ Guardado da due passi centra la traversa dopo l’ottimo suggerimento dalla sinistra di Guardado. L’Italia si lamenta (giustamente) per un fallo di rigore su Pirlo non concesso dall’arbitro, ma al 27′ passa, proprio con il numero 21, su punizione. Il centrocampista della Juventus festeggia così nel migliore dei modi la 100/a presenza in nazionale. L’esultanza degli azzurri dura poco: al 33′ Barzagli si addormenta facendosi soffiare il pallone da Dos Santos per poi stenderlo in area. Hernandez dal dischetto non sbaglie e per gli azzurri è tutto da rifare.
Nella ripresa l’Italia fatica a tenere i ritmi del primo tempo: Abate e De Sciglio non riescono più a spingere come nella prima frazione, di conseguenza la manovra della squadra di Prandelli perde di profondità e si fa più prevedibile. Pirlo ancora su punizione fa tremare i sostenitori del Messico, ma la partita perde d’intensità per un pareggio che accontenterebbe soprattutto la squadra di De La Torre. Prandelli inserisce Cerci per uno spento Marchisio, ma a trovare il gol vittoria è il giocatore più rapprensentativo degli azzurri, Mario Balotelli, che dopo una sponda di Giaccherini resiste alla carica dei due centrali e conclude di violenza alle spalle di Corona. Il Messico non riesce più a reagire. L’Italia in un colpo solo spazza via tutte le perplessità delle ultime settimane e si candida a essere protagonista in questa Confederations Cup.
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