Torino, 31 mag. (LaPresse) – “Il lavoro di Prandelli sicuramente è ottimo, visto il percorso che hanno fatto sia nell’Europeo sfiorando la vittoria, sia nella qualificazione per i Mondiali”. Da Alessandro Del Piero parole di elogio nei confronti della Nazionale. “E’ un lavoro ottimo – spiega l’attaccante del Sydney, a margine della conferenza stampa di presentazione della Confederations Cup di Sky, di cui sarà opinionista – non solo per quanto riguarda i risultati, ma per quello che, almeno dal di fuori, traspare come clima all’interno della squadra. Queste sono le premesse ideali per poter affrontare non solo la Confederations Cup di adesso, ma qualsiasi partita disputeranno”.

“Ai Mondiali l’attacco azzurro sarà guidato da Balotelli ed El Shaarawy? Anche se non conosco bene le scelte di Prandelli – prosegue Del Piero ai microfoni di Sky Sport – tradizionalmente tutti gli allenatori arrivano a un anno dall’evento del Mondiale con le idee molto chiare per quanto concerne l’ossatura della squadra. Quindi, molto probabilmente, non cambierà molto. È chiaro che poi, in base ai pensieri dell’allenatore e all’esito del campionato – aggiunge l’attaccante – può sempre uscire qualcosa all’ultimo: può uscire la maturazione di un giocatore, l’infortunio di un altro e quindi l’inserimento di giocatori all’ultimo secondo, che possono in qualche modo avere e dare qualcosa in più”.

“Ognuno è fatto a modo suo, per cui deve seguire inizialmente quelli che sono i propri istinti e le proprie cose per fare al meglio”. Alessandro Del Piero commenta così l’ultimo caso legato a Mario Balotelli, accusato ieri da un pentito di aver spacciato droga per scherzo. “Che consiglio mi sento di dargli? Di sicuro – spiega l’attaccante – quello che reputo importante per ognuno di noi è cercare di migliorarsi, cercare di fare meglio le cose, cercare di vedere chi le fa meglio di te e imparare. Aver voglia di imparare e aver voglia di migliorarsi è fondamentale nella vita in genere, ma in qualsiasi settore. Anche nello specifico, nel tuo sport che è passione – prosegue Del Piero – dove pensi magari di aver raggiunto un livello di un certo tipo, dove pensi di essere il migliore. Queste due cose le ritengo fondamentali per lui, per me, per chiunque”.

“È un’eventualità molto più che probabile. Avevo il desiderio di tornare ad allenarmi in Italia e sta tramutarsi in realtà, spero quanto prima”. Alessandro Del Piero prosegue poi parlando della possibilità di svolgere il ritiro con il Sydney Fc nel nostro Paese. “Entro dieci giorni – spiega l’attaccante – spero di poter dare l’ufficialità del luogo per gli allenamenti e per disputare qualche amichevole. Ne sono felice, per me significa tanto, l’Italia è casa mia”.

“Sono rimasto piacevolmente sorpreso. Ho sempre vissuto con attenzione cosa succedeva e il rapporto creato tra me e il popolo juventino è unico”. Queste le parole dell’ex capitano della Juventus in merito alle manifestazioni di affetto nei suoi confronti manifestate dai tifosi bianconeri in occasione dei festeggiamenti per il secondo scudetto consecutivo vinto dalla squadra di Conte. “Tutto quello che è accaduto ha determinato questo. Sono strafelice, questo affetto non è mai sceso”.

“Ho vissuto bene quello che è stato un qualcosa per certi aspetti anche traumatico, con il distacco da Torino”, prosegue Del Piero, che in questi giorni, dopo la fine del campionato di A-League, è tornato nel capoluogo piemontese. “Com’è stato il ritorno a Torino? A parte il tempo, è andato tutto bene. E’ stato bello – spiega l’ex bianconero ai microfoni di Sky – tornare a casa. E’ fondamentale per ricaricare le batterie e ritrovare gli amici, certe abitudini. Come stare a casa. Anche quello ha un suo perché, nella casa ho sempre trovato molto rifugio, è una zona protetta e mi dà grande equilibrio”.

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