Brescia, 26 mag. (LaPresse) – Vincenzo Nibali ha vinto l’edizione numero 96 del Giro d’Italia. L’ultima tappa da Riese Pio X a Brescia di 206km è stata vinta da Mark Cavendish. Per lo sprinter inglese della Omega Pharma Quick-Step è la vittoria numero 105 in carriera, la quinta in questa edizione del Giro d’Italia. Cavendish si aggiudica anche la maglia rossa. Nella volata finale di Brescia, Cavendish ha preceduto Sacha Modolo della Bardiani, Elia Viviani della Cannondale e Giacomo Nizzolo della Radioshack Leopard.
Nilbali si aggiudica così il suo primo Giro d’Italia. Lo squalo dello stretto ha preceduto nella classifica generale il colombiano Rigoberto Uran della Sky di 4’43” e l’australiano Cadel Evans della BMC di 5’52”. Come da tradizione l’ultima frazione è stata una passarella lungo le strade del Giro, finalmente non rovinata dal maltempo che ha caratterizzato questa edizione.
“E’ un’emozione unica, indescrivibile”. Così un emozionato Nibali commenta ai microfoni della Rai la vittoria. “Oggi abbiamo affrontato 200 km di bagno di folla – racconta il campione siciliano – impossibile dire quanta gente c’è. Nella prima parte siamo andati molto tranquilli, abbiamo brindato e festeggiato”. Per Nibali questa vittoria è “il coronamento di un sogno di una vita. E’ bellissimo, nemmeno io riesco a capire ancora cosa ho fatto. Sono davvero felice, ci sono anche i miei genitori ed è stato molto commovente”. Per Nibali ora c’è solo tanta voglia di festeggiare, per il futuro c’è tempo: “Ora penso alla premiazione e nient’altro”.
La voglia di vincere questo Giro D’Italia si vedeva negli occhi di Vincenzo Nibali sin dalla prima tappa, il 4 maggio scorso. Lo squalo dello Stretto però non ha solo battuto i suoi avversari. Ha letteralmente dominato la corsa rosa dall’inizio alla fine, con il punto esclamativo della vittoria di tappa alle Tre cime di Lavaredo, dove ha staccato gli inseguitori tra la neve, giungendo al traguardo in solitaria. Ma il percorso netto di Nibali, 28enne messinese, è stato evidente. Dopo la crono a squadre chiusa al terzo posto e una prima settimana interlocutoria, il ciclista siciliano indossa la maglia rosa dopo l’ottava tappa, conclusa a Saltara. Nella decima tappa, al primo vero arrivo in salita sull’altopiano del Montasio, si classifica terzo dimostrando di controllare con facilità gli avversari.
Troppo inferiori rispetto a lui: Cadel Evans ha mostrato i segni dell’età, Michele Scarponi ha patito troppo le cronometro mentre Bradley Wiggins si è ritirato per una brutta influenza. Nel corso del Giro, sempre saldamente nelle sue mani, si mette in evidenza nella tappa di Bardonecchia(battuto allo sprint finale da un sorprendente Santambrogio) e nella diciottesima tappa, la cronoscalata di Polsa, dove vince staccando di oltre due minuti il temuto Evans. L’affermazione di Nibali in questo strano Giro d’Italia, segnato dal maltempo un po’ ovunque, fa entrare di diritto lo squalo dello Stretto nella galleria dei fuoriclasse delle due ruote. E’ infatti l’unico ciclista italiano, insieme a Gimondi, ad essere salito sul podio di tutti i grandi Giri. Il salto di qualità di Nibali, infatti, è stato graduale ma costante.
Nel 2010 arriva terzo al Giro e si aggiudica la Vuelta. L’anno successivo arriva secondo nella corsa Rosa, mentre nel 2012 sale sul terzo gradino al Tour de France, in un percorso poco adatto alle sue caratteristiche. All’inizio 2013 decide di cambiare squadra e passa dalla Liquigas al team kazako dell’Astana. Già a inizio stagione dimostra la sua forza, vincendo la Tirreno-Adriatico e il Giro del Trentino prima del tripudio al Giro. Ora resta solo da scoprire quanto in alto può arrivare Nibali. La sua crescita nelle prove contro il tempo fa sperare che possa combattere con chiunque nei grandi giri, compresi Froome e Contador. Lo squalo dello Stretto ora fa davvero paura; forse è nato un campione dopo troppi anni di delusioni.
L’ordine di arrivo dell’ultima tappa del Giro d’Italia, da Riese Pio X a Brescia di 206km. 1. Mark Cavendish (Gbr/Omega Pharma Quick-Step) 5h30’09”; 2. Sacha Modolo (Ita/Bardiani) s.t.; 3. Elia Viviani (Ita/Cannondale) s.t.; 4. Giacomo Nizzolo (Ita/Radioshack Leopard) s.t.; 5. Luka Mezgec (Slo/Argos Shimano) s.t.; 6. Roberto Ferrari (Ita/Lampre); 7. Kenny De Haes (Bel/Lotto Belisol) s.t.; 8. Manuel Belletti (Ita/AG2R La Mondiale) s.t.; 9. Giovanni Visconti (Ita/Movistar) s.t.; 10. Luca Paolini (Ita/Katusha) s.t..
La classifica finale del Giro d’Italia dopo la 21/a e ultima tappa. 1. Vincenzo Nibali (Ita, Astana) in 84h53’28”; 2. Rigoberto Uran (Col, Sky) a 04’43”; 3. Cadel Evans (Aus, BMC) a 05’52”; 4. Michele Scarponi (Ita, Lampre Merida) a 06’48”; 5. Carlos Betancur (Col, AG2R La Mondiale) a 07’28”; 6. Przemyslaw Niemiec (Pol, Lampre Merida) a 07’43”; 7. Rafal Majka (Pol, Saxo Tinkoff) a 08’09”; 8. Benat Intxausti (Spa, Movistar) a 10’26”; 9. Mauro Santambrogio (Ita, Fantini Vini Italia) a 10’32”; 10. Domenico Pozzovivo (Ita, AG2R La Mondiale) a 10’59”.
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