Tre Cime di Lavaredo (Bolzano), 25 mag. (LaPresse) – La maglia rosa Vincenzo Nibali ha vinto la 20/a tappa del Giro d’Italia da Silandro alle Tre Cime di Lavaredo in solitaria. Un’autentica impresa quella della maglia rosa sul traguardo innevato delle Tre Cime di Lavaredo. Il capitano dell’Astana ha dominato questo Giro d’Italia ed ha conquistato la sua seconda tappa, forse la più bella, scattando a 3 km dall’arrivo, recuperando terreno sugli uomini in fuga e staccando tutti gli uomini di classifica. Solo la truppa dei colombiani formata da Rigoberto Uran, che ha conquistato la seconda posizione a scapito di Cadel Evans, da Carlos Betancur, salito in quinta posizione della generale e nuova maglia bianca come miglior giovane, e dal sorprendente Duarte Arevalo, giunto secondo al traguardo, sono riusciti a limitare i danni. Più attardati al traguardo Michele Scarponi e Cadel Evans, che comunque è riuscito a conservare la terza posizione nella generale. Domani la tappa di chiusura, per velocisti, con arrivo a Brescia.
NIBALI – “Io nella storia? Volevo lasciare un segno, con quello che è successo ieri volevo far vedere che io ci sono sempre, a combattere fino alla fine. Adesso sono anche maglia rossa? Non lo sapevo… ma domani Cavendish farà di tutto per riprendersela”. Così Vincenzo Nibali commenta al termine la vittoria nella 20/a tappa del Giro d’Italia. Il siciliano della Astana racconta ai microfoni di Raisport gli ultimi metri e il calore con cui lo ha accolto il pubblico: “Grazie alle persone che oggi mi hanno aspettato. Fuori nevica, l’organizzazione ha fatto un grande lavoro. Avevo paura che qualcuno scivolasse – prosegue la maglia rosa – cercavo di mantenermi lontano”. “Il bacio alla fede? Mi sono girato per vedere se c’era l’ammiraglia – spiega Nibali – il ringraziamento va a loro. Oggi c’erano i capi dell’Astana, c’era maggior soddisfazione. L’ultimo pensiero è stato per mia moglie”.
URAN – “Tempo difficile, ma abbiamo fatto bene. Era questo che volevo, è un gran risultato per la Sky e per me”. E’ il commento di Rigoberto Uran. Il colombiano, secondo nella classifica generale, sottolinea le difficoltà dovute alle pessime condizioni meteo: “E’ la prima volta – spiega ai microfoni di Raisport – che vivo una giornata con un brutto tempo così”.
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