Torino, 21 mag. (LaPresse) – “Un anno dopo l’uscita nelle librerie, ‘Giochiamo ancora’ diventa una mostra fotografica. Quando è nato questo progetto, sapevo che sarebbe stato un punto di partenza, ma non ero consapevole di dove mi avrebbe portato. Un libro mi ha spinto ad aprirmi, a raccontare me stesso come non pensavo neppure di essere in grado”. E’ quanto scrive Alessandro Del Piero sul suo sito internet personale nel giorno dell’inaugurazione della mostra fotografica ‘Giochiamo ancora’, a Torino. “Ora, in modo naturale, come se davvero tutto avesse trovato un senso, all’interno di un viaggio dal passato al mio futuro, le pagine di questo libro diventano immagini. Fotografie di una carriera, anzi di una vita”, scrive ancora l’ex capitano bianconero.

“Così ‘Giochiamo ancora’ è diventato una mostra fotografica, che dal 21 maggio inaugura lo spazio multimediale AdpLog, nient’altro che la rappresentazione in un luogo – nel centro della città di Torino – di quello che oggi sono io, di quello che amo e che voglio condividere con i miei amici. Non un’autobiografia – spiega Del Piero – e soprattutto non una celebrazione, ma dieci capitoli, dieci temi, dieci valori (talento, passione, amicizia, resistenza, lealtà, bellezza, spirito di squadra, sacrificio, stile, sfida), rappresentati in fotografia, negli scatti raccolti in 38 anni di vita. In esposizione foto di Gianni Giansanti, Salvatore Giglio, Jonathan Moscrop, e della mia collezione personale”. “Un’emozione unica, vedere le parole scritte che trovano nuova vita e si trasformano nuovamente nelle immagini che le hanno generate. Una lunga storia, che voglio condividere con tutti voi per augurare buon viaggio all’avventura di AdpLog. Guardando, sempre, al futuro”, conclude Del Piero.

“Sono felice che la Juve abbia vinto lo scudetto. Non sono stato invitato? E’ un bene, perchè sono stati festeggiati i protagonisti”. Così Alessandro Del Piero ai microfoni di Sky Sport, a margine della presentazione della mostra fotografica ‘Giochiamo ancora’, a Torino. “Diciannove anni non svaniscono così, dicendo cambiamo percorso. La Juventus rimarrà sempre nel mio cuore e la porterà sempre con me. Dalle vittorie più incredibili ai momenti più tristi – ha aggiunto – di ricordi ce ne sono stati tanti”. A Del Piero viene chiesto se i vari Higuain, Tevez e Jovetic che vengono accostati alla Juve potranno raccogliere la sua eredità e vestire la maglia numero 10 bianconera: “Sono tre grandi giocatori, sono calciatori che hanno fatto la differenza nei club dove giocano. Comunque, nessuno dei tre gioca con il 10”.

Per quanto riguarda un suo futuro di nuovo alla Juve, magari come dirigente, l’ex capitano bianconeri precisa subito: “Non mi hanno ancora contattato, escludo un ritorno alla Juve”. Un Del Piero che avrebbe potuto essere ancora protagonista in Serie A, magari come Totti e Di Natale: “Certo che l’ho pensato, ma non mi sembrava giusto vestire un’altra maglia italiana pur ringraziando tutti quelli che mi hanno cercato. Poi di pensieri se ne possono fare tanti”. Tornando alla fine della sua avventura alla Juve, Del Piero conclude: “Dall’anno scorso mi rimangono solo bellissimi rocordi, abbiamo vinto di nuovo lo scudetto dopo il 2006 e poi l’ultima giornata con l’Atalanta è stata magnifica. Non ci sono pensieri negativi, si va avanti”. In sala era presente Claudio Marchisio, da tanti ritenuti un suo erede alla Juve: “Con Claudio non ci sono similitudini particolari, è un giocatore straordinario e ognuno di noi lo è a suo modo. Lui è grande per come è”.

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