Roma, 10 mag. (LaPresse) – Lo staff medico della Lazio, in accordo con Cristian Brocchi, comunica che “nonostante tutti i tentativi terapeutici effettuati, conservativi e chirurgici, si è verificata definitivamente l’impossibilità a riprendere la consueta e regolare attività professionale”. Di Fatto Brocchi chiude così la sua carriera da calciatore professionista. Sempre nel comunicato, la Lazio “ringrazia Cristian Brocchi per la professionalità dimostrata in questo lungo calvario augurandogli un’altrettanta carriera gloriosa lontano dai campi”.
Brocchi si era infortunato il 26 novembre del 2011, durante una gara di campionato contro la Juventus, soffrendo di un dolore persistente al piede destro e la sensazione di instabilità dell’articolazione metatarso falangea del secondo e terzo raggio. Il centrocampista biancoceleste ha riportato nel trauma una lesione capsulo-legamentosa grave a carico del secondo e terzo raggio del piede destro senza lesioni ossee associate. Il trattamento conservativo eseguito ciclicamente nel corso delle ultime due stagioni agonistiche non ha portato a risultati significativi, se non periodicamente, dal punto di vista clinico e funzionale. Lo staff medico della Lazio ha sottoposto Brocchi a consulenze specialistiche da colleghi di fama mondiale, con indicazioni concordi a proseguire il trattamento con protocolli terapeutici conservativi.
Nonostante ciò – si legge nella nota del club del presidente Lotito – il giocatore ha lamentato sempre, alla ricerca di un lavoro atletico massimale, la sensazione di cedimento articolare e di instabilità delle articolazioni coinvolte. Il colpo di grazie è arrivato nel corso della partita di campionato del 3 febbraio scorso contro il Genoa, quando a causa di un durissimo fallo di Matuzalem, Brocchi ha riportato, un’infrazione al livello della base del primo e del secondo metatarso ed una lussazione metatarso-falangea del terzo dito per cui. Sottoposto a trattamento chirurgico di riduzione e stabilizzazione attraverso una sintesi percutanea, a distanza di quasi tre mesi, pur essendo migliorata nella vita di tutti i giorni la sintomatologia clinica ed il dolore avvertito, Brocchi a malincuore è stato costretto ad alzare bandiera bianca.
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