Manchester (Regno Unito), 8 mag. (LaPresse/AP) – Il manager dell’Everton David Moyes è il grande favorito nel non facile compito di sostituire sir Alex Ferguson sulla panchina del Manchester United, nonostante la mancanza di trofei vinti e la limitata esperienza ai massimi livelli del calcio europeo. Il direttore generale dei Red Devils ha detto che il club “si muoverà rapidamente” nella ricerca del successore di Ferguson. Il 50enne Moyes è da 11 anni alla guida dell’Everton, una sorta di mini-Ferguson e proprio per questo viene visto come il possibile successore alla guida dei Red Devils.
EREDE NATURALE – La concorrenza per Moyes è qualificata: da Jose Mourinho, all’allenatore del Borussia Dortmund Juergen Klopp, a Ole Gunnar Solskjaer, ex attaccante proprio del Manchester, che sta facendo bene all’esordio da allenatore alla guida del Molde in Norvegia. Moyes, che ha incontrato il proprietario dell’Everton Bill Kenwright per fare il punto in vista del prossimo anno, da tempo ha espresso il desiderio di cimentarsi con un club di alto livello, tanto che nelle ultime stagioni era stato in procinto di passare al Tottenham e al Chelsea. Molti credono che lo scozzese ormai abbia esaurito il suo compito all’Everton, è il terzo manager più longevo in Premier League dopo ovviamente Ferguson e Arsene Wenger all’Arsenal. Con un budget limitato, Everton è in corsa per il sesto posto in Premier e potrebbe chiudere il campionato davanti agli storici rivali cittadini del Liverpool per il secondo anno di fila. Risultato che non accade dal 1937.
Moyes è sempre apparso come l’erede naturale di Ferguson allo United, nonostante le critiche di non aver vinto nulla e non aver mai battuto fuori casa squadre come United, Liverpool, Arsenal o Chelsea. Inoltre lo scozzese non ha una grande esperienza nella gestione di giocatori di livello internazionale e non ha mai giocato in Champions League. Con l’Everton ci è andato vicino nel 2005, quando è stato eliminato nell’ultimo turno preliminare dal Villareal. Tuttavia, Moyes avrebbe avuto la benedizione di Ferguson, che rimarrà nel club come dirigente e ambasciatore e sicuro dirà la sua nella scelta del successore.
IPOTESI MOURINHO – Mourinho, indicato come altro possibile successore, è in procinto di tornare al Chelsea, ma prendere il posto di Ferguson allo United lo intrigherebbe non poco. Il tecnico portoghese ha la personalità e l’esperienza per diventare il nuovo ‘boss’ ad Old Trafford. Lo Special One, inoltre, ha vinto tutto: almeno un campionato con tutti i club che ha allenato, dal Porto, al Chelsea, dall’Inter al Real Madrid. Ha vinto inoltre già due Champions League con Porto e Inter. Nel corso dell’ultimo confronto diretto tra Real Madrid e Manchester Utd, con gli spagnoli promossi ai quarti di Champions, Mou ha riconosciuto nel dopo partita che “la squadra migliore” aveva perso. Dichiarazioni che gli han fatto guadagnare sicuramente punti nelle segrete stanze di Old Trafford. E’ anche vero che Mourinho fino ad ora, in tutti i club dove ha allenato è rimasto al massimo tre anni. Non proprio quella stabilità e longevità che cercano a Manchester.
CASO ROONEY – Dopo Ferguson, anche Wayne Rooney potrebbe lasciare il Manchester United a fine stagione. Nel giorno in cui il manager scozzese ha annunciato il suo addio ai Red Devils dopo 26 anni, si sono infittite le voci sulla volontà dell’attaccante di cambiare aria, come immancabilmente sottolineato dalla stampa inglese. Se verranno confermate le indiscrezioni che vogliono David Moyes prossimo erede di Ferguson sulla panchina della squadra di Manchester, la prima sfida cui si troverà di fronte il nuovo tecnico sarà quella di convincere Rooney a restare. Anche se i due hanno avuto parecchie divergenze ai tempi in cui il giocatore militava nell’Everton.
I ‘maldipancia’ del nazionale inglese in casa United ormai non si contano più, complice la posizione arretrata in campo nella quale non si trova a suo agio, e a rendere la situazione complicata ci si mette anche la corte di Bayern Monaco, Psg e Chelsea. Proprio i Blues potrebbero essere una delle destinazioni predilette da Rooney se Mourinho, che stravede per lui, approderà nuovamente sulla panchina di Stamford Bridge. Un portavoce dello United ha tuttavia ribadito che l’attaccante non è in vendita. Anche se una cessione del giocatore potrebbe arricchire la casse del club di almeno 25 milioni di sterline: cifra che verrebbe subito reinvestita per affiancare uno tra Robert Lewandowski e Radamel Falcao al punto fermo dell’attacco Robin van Persie.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata