Torino, 23 apr. (LaPresse) – Ale Jet spegne i motori. Alessandro Petacchi ha annunciato il ritiro dal ciclismo professionistico con una lettera pubblicata sul sito internet www.teamlampremerida.com. Una scelta importante riguardante la sua carriera. “Con la Parigi-Roubaix ho chiuso una prima parte di stagione durante la quale ho corso molto – scrive lo sprinter spezzini – cercando di essere protagonista in appuntamenti per me tradizionali, quali la Milano-Sanremo, e provando a confrontarmi con nuove sfide, quali la Parigi-Roubaix. Mi sono avvicinato a queste gare con la massima professionalità, spinto anche dall’entusiasmo che la famiglia Galbusera e i nuovi sponsor della squadra hanno trasmesso al team. So di aver dato il massimo, come ho sempre fatto nelle 18 stagioni della mia carriera da professionista”.
“Nella mia vita professionale ho raggiunto traguardi importanti e centrato tutti gli obiettivi che un corridore con le mie caratteristiche può desiderare. Arrivato alla soglia delle 200 vittorie, però, sento di avere bisogno di dare una svolta alla mia vita – scrive ancora Petacchi – di trovare una nuova dimensione e di avere anche più tempo da dedicare alla mia famiglia. Queste riflessioni mi portano alla decisione di offrire alla mia carriera una pausa”.
“Ho sempre privilegiato l’aspetto professionale del mio lavoro. Ho sempre agito onorando l’impegno profuso da aziende quali Lampre, Merida e tutti gli altri partner del team che ringrazio per la fiducia accordatami in questi fantastici anni assieme. Sento però che è giunto il momento di dedicarmi un po’ di tempo, di cercare nuovi stimoli”, prosegue Petacchi.
“Per ora, quindi, devo rivolgere a tutti gli appassionati di ciclismo un arrivederci, con la possibilità di tornare in futuro a essere parte del mondo che tanto mi ha dato, mettendo a disposizione la mia esperienza e magari trasmettere alle nuove generazioni di atleti la bellezza del nostro sport. Vorrei ringraziare la squadra, sponsor, management, staff e atleti e tutti coloro che nel corso della mia carriera mi hanno sempre sostenuto – conclude il velocista ligure – dando fin da ora la mia disponibilità a non far mancare, all’occorrenza, ai miei compagni e al team il mio supporto in termini di consigli ed esperienza”.
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