Napoli, 18 apr. (LaPresse) – Giornata trionfale per il baronetto Ben Ainslie. Il timoniere della Regina, skipper del team Bar Racing, è il vincitore di nome e di fatto della prima delle quattro giornate delle World Series di America’s Cup di Napoli. Nel giorno del suo debutto all’ombra del Vesuvio il pluricampione olimpico (5 ori e 1 argento in cinque edizioni diverse dei Giochi Olimpici) inanella tre risultati importantissimi per scalare le classifiche: vince la prova dei quarti di finale del match race, contro i francesi di Energy, accedendo alla semifinale; chiude al terzo posto nella prima delle due regate di flotta, conquistando i suoi primi punti e vince la seconda regata di flotta balzando in testa alla classifica di tappa con 21 punti totali.

Anche Luna Rossa Piranha, condotta da Chris Draper, ha portato a casa un discreto bottino. Conquistata la semifinale di match race ai danni dei rivali di Artemis, chiusa la prima regata di flotta al quarto posto, la seconda in terza posizione piazzandosi nella graduatoria complessiva di giornata al terzo posto, alle spalle di New Zealand che la precede di 2 punti, e a tre lunghezze dai primi. Quinta piazza in totale per l’altro team di Luna Rossa, Swordfish, che nelle due prove, con Checco Bruni al timone, conquista due quinte piazze che gli consentono di collocarsi in classifica generale quinti a 14 punti.

La giornata doveva prevedere una doppia sfida in acqua: da una parte i team che continueranno l’avventura in Coppa America, Artemis, Luna Rossa e Emirates New Zeland, a confrontarsi tra loro con il tentativo di Piranha di conquistare più punti possibili per scalare la classifica generale delle World Series, con gli americani di Oracle al comando con 42 punti di vantaggio, mentre dall’altra Luna Rossa Swordfish avrebbe dovuto ‘marcare’ proprio gli americani per consentire la fuga al vertice dei compagni di team. Proprio Ben Ainslie era considerato, con il suo team, un outsider da controllare. Un campione, sì, ma di quella vela mono carena, che non avrebbe, a giudizio di molti, nulla a che vedere con quella tecnologica e avanzata del multiscafo. Ebbene, la vela – ha dimostrato l’olimpionico inglese – è una sola, quella per i più bravi.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata