Udine, 18 apr. (LaPresse) – “La riforma della Giustizia sportiva? L’altro ieri abbiamo avuto un Giunta esecutiva con questo tema all’ordine del giorno. Io speravo di non averla come mia priorità, ma purtroppo è una super priorità”. Così è intervenuto il presidente del Coni Giovanni Malagò a margine della presentazione del progetto del nuovo stadio dell’Udinese riguardo il tema della giustizia sportiva. “Non che io non me ne voglia occupare, ma c’è una molteplicità di opinioni in tal senso – ha proseguito Malagò – Io devo occuparmi della Giustizia sportiva dello sport, ma i casi eclatanti nascono nel mondo del calcio che mediaticamente è il più esposto. Noi siamo già al lavoro, abbiamo fatto un briefing, credo che da qui a fine anno avremo una riforma completa, che tuteli al massimo le persone coinvolte nell’indagine e che dia credibilità agli organi di giudizio”. “Serve rispetto dei diritti ma anche celerità – ha concluso il presidente del Coni – Questo crea fortissimi alterazioni all’interno dei campionati, come per esempio il calcio, con sentenze che arrivano a tornei in corso”.

“25.000 posti è il numero giusto, può essere testimonianza dell’atmosfera che si vuol portare in questo stadio. Bisogna avere la capacità di poterlo vivere 24 ore al giorno, l’impiantistica dovrebbe aiutare molto a comportarci in modo diverso e concepirlo in modo diverso da parte dei tifosi. E’ l’unico stadio titolato a un’intera regione, è significativo e straordinario. E’ bello avere il coraggio di affrontare questo tipo di sfide”. Così il presidente del Coni Giovanni Malagò ha parlato alla presentazione del nuovo progetto del Friuli a proposito del nuovo stadio dell’Udinese.

“Non c’è futuro in Italia nello sport senza territorio, società, associazioni sportive, dirigenti, imprenditori che investono e volontari. E senza impianti. Le nostre case sono gli stadi, i palazzetti, le palestre”, ha aggiunto Malagò, che in chiusura è riuscito a strappare al presidente dei friulani Giampaolo Pozzo una data per l’inaugurazione del nuovo impianto. “Tra settembre e dicembre 2014 siamo qui allora, lo segno nell’agenda”, ha ammesso il presidente del Coni, che al termine della presentazione ha ricevuto una maglia dell’Udinese i cui numeri ricordano il giorno della sua elezione: 19/2/2013.

“Il derby di Coppa Italia tra Roma e Lazio? Secondo me va giocato di domenica”. Così il presidente del Coni Giovanni Malago’ ai microfoni di Sky, a proposito della data della finale di Coppa Italia in programma domenica 26 Maggio, giorno in cui nella Capitale si vota per l’elezione del sindaco. “La finale è prevista casualmente nel giorno in cui a Roma si vota – ha aggiunto il numero 1 dello sport italiano – ed arriva qualche giorno dopo un derby, l’ultimo, che prima della gara non ha dato un’immagine positiva delle due tifoserie e del sistema calcio”. Sempre a proposito degli incidenti nell’ultimo derby, malagò ha dichiarato: “E’ ancora caldo quel ricordo. Non può essere una soluzione nascondere il problema che, invece, va aggredito. Secondo me la gara va giocata di domenica, visto che il giorno prima c’è la finale di Champions League e farlo in settimana sarebbe un’ulteriore sconfitta”. Quindi Malagò conclude: “Adesso vediamo se con il buon senso, allineandoci comunque a quelle che saranno le decisioni del prefetto, possiamo contemperare le esigenze dei tifosi, delle tv e di tutti. Io comunque sono ottimista”.

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