Monte Carlo (Monaco), 15 apr. (LaPresse/AP) – “L’anno scorso si è parlato tanto del mio ginocchio e non penso sia una buona cosa parlarne ancora. Io sono qui per giocare e quindi preferisco concentrarmi solo sul tennis”. Così Rafa Nadal a margine di un incontro con la stampa alla vigilia del suo esordio al torneo di Monte Carlo. “Parlare ogni giorno del mio ginocchio non aiuta, se è al 50, al 90, all’80 o al 100% questo non cambia la situazione”, ha aggiunto il 26enne campione spagnolo. E’ inevitabile, però, che le condizioni del ginocchio sia stato l’argomento principale del suo incontro con la stampa. L’ex numero 1 del mondo punta a migliorare la striscia di 42 partite vinte consecutivamente a Monte Carlo e a portare a 23 i tornei Masters Series nel suo palmares.

Dal suo ritorno alle gare nel mese di Febbraio, Nadal ha raggiunto una finale a Vina del Mar, per poi vincere sulla terra rossa di Acapulco e San Paolo e infine trionfare nel Master 1000 di Indian Wells. “Riuscire a vincere lì per me è stato un sogno, una grande sorpresa soprattutto viste le mie condizioni. Ho ritrovato buone sensazioni e vissuto emozioni fantastiche in America Latina e poi a Indian Wells. Ma è passato. Ora siamo qui a Monte Carlo”, ha dichiarato ancora lo spagnolo. In tutto questo periodo Nadal ha vissuto il tennis da spettatore. “Mi sono emozionato quando Andy ha vinto le Olimpiadi, meritava un successo così, e poi ha vinto anche il suo primo US Open. Molto tempo fa dissi che un giorno avrebbe vinto un grande Slam e alla fine ce l’ha fatta. Sono molto felice per lui”, ha detto Nadal. “Quando qualcuno merita di vincere qualcosa, io sono felice. È come quando ho perso nel 2009 al Roland Garros. Suona strano, ho perso il n. 1 a favore di Roger in quel torneo, ma volevo davvero che lui riuscisse a vincerlo”.

A Monte Carlo Nadal ha un record incredibile, 44 vittorie e una sola sconfitta contro Guillermo Coria 10 anni fa. Lo spagnolo ha saltato per infortunio l’edizione del 2004. Proprio a Monte Carlo, quando aveva appena 16 anni, Nadal fece intravedere il talento che lo avrebbe portato a diventare il re indiscusso sulla terra battuta quando nel 2003 eliminò il connazionale Albert Costa. “È stato il primo grande torneo che ho giocato – ricorda Nadal – solo essere qui nel 2003 fu per me un grande sogno. Ho perso contro Coria, poi finalista quell’anno. Riuscii a passare le qualificazioni, a vincere contro Kucera e contro Costa. Giocare un match competitivo contro uno dei migliori giocatori del momento fu per me semplicemente fantastico”, conclude.

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