Milano 12 apr. (LaPresse) – Il direttore generale dell’Atalanta, Pierpaolo Marino, al suo arrivo in via Rosellini dove e’ in corso l’assemblea della Lega Calcio di serie A, ha voluto commentare il contestatissimo rigore che, domenica scorsa, ha provocato le ire dell’Inter e del presidente Massimo Moratti. “Resto della mia idea che nel calcio si può sbagliare – ha detto – aveva sbagliato Gava l’anno scorso contro di noi in occasione di un episodio su Gabbiadini, altrimenti avremmo gia’ vinto lo scorso anno. Quest’anno non so se Gervasoni abbia sbagliato – spiega Marino -. Ho visto tutte le foto e i video e mi sono convinto che non ha sbagliato. Resto dell’idea che era fallo di mano”. “Samuel sembra un portiere in uscita – ha aggiunto – In chiusura di tutto parliamo di un rigore sul 3-1 e di una rimonta ulteriore di altri due gol”. Marino ha parlato anche dell’argentino Denis definendolo “uno che ha fatto 31 gol in un campionato e trequarti vuol dire che e’ un ottimo giocatore. Come lui hanno fatto solo dei grandissimi come Ibrahimovic, Cavani e Palacio. Denis pero’ ha un eta’ in cui non c’e’ da fare mercato, ma tenerlo con noi come leader fino alla fine della carriera”.
Un altro gioiello e’ Bonaventura. “Non lo riteniamo sul mercato, e’ ancora giovane e vogliamo tenerlo e comunque al momento non e’ arrivata nessuna richiesta, ne’ dall’Italia ne’ dall’estero”. L’Atalanta fara’ ricorso contro la squalifica di Raimondi, ma non contro quella di Carmona: “Con la stessa oggettivita’ con cui commento il rigore, vedendo i filmati, c’e’ solo da rimproverare Carmona e quindi non faremo ricorso per lui”. Marino ha anche commentato il difficile momento del calcio italiano, fuori da ogni competizione europea: “Non e’ una contingenza felice e gli stadi di proprieta’ sarebbero un valore aggiunto. Sono fiducioso che la situazione si possa evolvere positivamente in poco tempo. Juve e Milan stanno ringiovanendo, il Napoli probabilmente andra’ in Champions League. Non la vedo cosi’ nera. La legge sugli stadi ci permetterebbe di patrimonializzare meglio i club”.
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