Milano, 11 apr. (LaPresse) – “L’importante è avere un mio ruolo. A me non piace cambiare ogni partita, una volta mezz’ala, una volta trequartista o attaccante. L’allenatore mi ha sempre detto: ‘Per me è perfetto perché tu puoi giocare in cinque posizioni’. Ho detto: ‘Sì ma non è perfetto per me'”. Parole del centrocampista del Milan Kevin Prince Boateng, ai microfoni di Sky Sport. “In questa stagione ancora non sono arrivato al 100%”, spiega il rossonero in merito alla sua condizione fisica. “Non lo so perché, io fisicamente sto bene – continua Boateng – lavoro ogni giorno, provo a fare tutto quello che posso fare, ma ancora non sono arrivato al 100%. Sono arrivato forse in due tre partite, è difficile spiegarlo anche per me, perché anche io non lo so”.
Il centrocampista parla poi delle sue ambizioni: “La Champions League è la coppa che voglio vincere di sicuro, anche prima di un Mondiale. Questa – dice ancora Boateng – è la coppa più importante del mondo. Ci arriveremo, un giorno ci arriveremo”. E riguardo il nuovo look, che lo vede biondo platino, commenta: “Sono sempre stato così, voglio sempre cambiare, sempre nero è noioso no? Anche tre mesi fa volevo farlo, poi mi hanno detto di no perché dovevo andare a Ginevra all’Onu ed era meglio di no. Dopo il discorso l’ho fatto”.
OBIETTIVO 2° POSTO. “Adesso giochiamo contro il Napoli, è una partita che dobbiamo vincere per arrivare secondi perché il nostro target è arrivare secondi quest’anno”, così Boateng, a proposito della prossima sfida contro la squadra di Mazzarri. Una partita che il centrocampista del Milan definisce “difficile, anzi più di difficile perché giochiamo in casa sì, ma il Napoli è troppo forte”. Boateng torna sulla scorsa gara contro la Fiorentina, nella quale i rossoneri si sono visti rimontare due reti dai viola. “Non è facile – spiega – quando sei avanti di due gol, loro giocano in dieci, forse con la testi pensi: ‘Adesso è un po’ più facile’. La Fiorentina è una squadra forte, dopo puoi anche perdere quando la testa non c’è in campo. Nel primo tempo – prosegue – abbiamo giocato bene e nel secondo tempo non so perché non abbiamo giocato più, né corso più come nel primo tempo”.
BALO COME IBRA. “Balotelli per noi è importantissimo perché è un giocatore quasi come Ibra, per forza, tiro in porta e tecnica. Certo mancherà nelle prossime partite”. Da Boateng parole di elogio per il compagno di squadra, costretto a saltare le prossime tre giornate per squalifica. “Mario ‘picchiato’ troppo dagli avversari? E’ normale – spiega il centrocampista – perché lui è troppo forte e devi picchiarlo altrimenti fa gol sempre. Quando è arrivato – racconta Boateng – tutti dicevano: ‘Devi stare attento a Mario’. Ho detto: ‘Ma che è?’. E’ un bravissimo ragazzo, non fa niente. L’ultima volta ha dormito a Milanello, anche se non era convocato. Ho detto: ‘Questo ha dei problemi, perché quando io sono libero vado a casa’. Lui ha detto: ‘No, voglio stare qui perché domani mattina voglio lavorare’. Da quando è arrivato a Milano – continua – è un professionista, non gli si può dire niente”. Boateng parla anche dell’altra stella dell’attacco rossonero: “El Shaarawy a soli 20 anni ha fatto 16 gol quest’anno. Nessuno avrebbe mai pensato che lui potesse fare una stagione così. Adesso sta facendo meno gol – dice – ma per me è un fenomeno”.
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