Malaga (Spagna), 10 apr. (LaPresse/AP) – La rocambolesca eliminazione nei quarti di finale di Champions League contro il Borussia Dortmund non è andata giù al proprietario, all’allenatore e ai giocatori del Malaga. Nel dopo partita di Dortmund, infatti, sono partite pesanti accuse nei confronti dell’UEFA e del presidente Michel Platini che avrebbe visto di buon grado l’eliminazione del club spagnolo a favore dei tedeschi. “Questo non è calcio, è razzismo. E’ chiaro a tutti”, ha scritto sul suo profilo Twitter il proprietario del Malaga Abdullah Bin Nasser Al-Thani.

Tra l’altro una foto su Marca, ritrae lo sceicco del Qatar in tribuna al Westfalenstadion con al fianco l’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani. Al Thani spera “che l’UEFA apra un’inchiesta sulla eliminazione di una squadra spagnola in questo modo”. Il riferimento è alla decisione dell’arbitro scozzese Craig Thompson, di convalidare il gol del 3-2 del Borussia di Santana in evidente fuorigioco.

Al Thani ha comunque ringraziato “la squadra per quanto fatto in Champions League. Mi dispiace essere eliminato a causa di una ingiustizia e per razzismo”. Durissimo anche il solitamente compassato tecnico cileno Manuel Pellegrini: “Dopo il nostro 2-1, non c’è stato più un arbitraggio. A loro è stato concesso di tutto in area di rigore. Due giocatori dovevano essere espulsi e in occasione del terzo gol c’erano ben due di loro in fuorigioco”.

Lancia accuse addirittura verso Michel Platini, l’attaccante spagnolo Joaquin. “Sospettiamo di Platini e di tutto quelli che sono lì perchè siamo il Malaga e non il Madrid. E’ più facile buttarci fuori in questo modo”, sono le dichiarazioni dell’autore del primo gol riportate da As. Certamente la delusione di essere eliminati in modo così rocambolesco è davvero forte, ma è anche vero che il gol del 2-1 del Malga di Eliseu doveva essere a sua volta annullato per fuorigioco.

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