Cagliari, 3 apr. (LaPresse) – Il Prefetto di Cagliari Alessio Giuffrida ha convocato un incontro, per domani 4 Aprile, con il rappresentante della Lega Nazionale di Serie A, il prefetto Achille Serra ed il Comune di Quartu S. Elena per fare il punto sugli ultimi sviluppi della vicenda Is Arenas, con la decisione da parte del Cagliari Calcio di non utilizzare più l’impianto nella cittadina alle porte di Cagliari. All’incontro in Prefettura parteciperanno anche le forze di polizia e del Comando Provinciale dei vigili del fuoco. La riunione è finalizzata anche a verificare lo stato delle procedure amministrative relative all’impianto: in particolare, il prefetto chiederà di conoscere lo stato della progettazione che il Cagliari avrebbe dovuto presentare, come da intese assunte con i rappresentanti della Lega Calcio, alla Commissione Provinciale di Vigilanza subito dopo la riunione svoltasi lo scorso 13 Marzo e a tuttoggi non ancora prodotta, sebbene il procedimento precedente, sempre riattivabile, si sia chiuso lo scorso 25 febbraio.
L’incontro sarà, inoltre, teso a verificare quali opere siano effettivamente realizzabili e quali saranno i tempi di effettiva conclusione dei procedimenti amministrativi di competenza dell’amministrazione comunale, necessari a rendere possibile, una volta superate le attuali criticità di carattere urbanistico, il rilascio della licenza di agibilità, senza la quale, com’è noto, non è consentito l’utilizzo della struttura. Su tali profili è stata indetta una riunione preliminare con il Comune di Quartu S. Elena che si terrà oggi pomeriggio in Prefettura. Ferme restando le autonome decisioni della Società sportiva – si legge nella nota della Prefettura – interessata sul futuro dello stadio, intento del prefetto è, inoltre, chiarire definitivamente quali saranno, nel breve e nel medio periodo, le determinazioni che saranno assunte circa l’utilizzo di Is Arenas e lo svolgimento dei prossimi incontri, considerata la necessità di impedire che, ancora una volta, si giunga a pochi giorni dallo svolgimento delle partite senza conoscere le definitive decisioni, situazione, questa, che, oltre a determinare un comprensibile sentimento di incertezza nella tifoseria e nell’opinione pubblica, non consente di programmare i servizi di tutela dell’ordine pubblico e l’impiego delle forze di polizia, con conseguenti gravi disagi e disservizi che si riflettono anche sulle ulteriori esigenze del territorio provinciale.
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