Sunderland (Regno Unito), 2 apr. (LaPresse) – “Quando ho ricevuto la telefonata dal presidente Ellis Short, ho sentito il fuoco nella pancia. Sarei venuto al Sunderland anche a nuoto”. Conferenza stampa mattiniera per il neo allenatore del Sunderland Paolo Di Canio. L’ex manager dello Swindon era di buon umore dopo una due giorni di polemiche furiose sulle sue idee politiche. Di Canio ha voluto parlare quasi esclusivamente di calcio e del compito che lo attende al Sunderland: “Sono venuto in un grande club e sono pronto ad essere onesto. Non perché sono Paolo Di Canio, ma per dare un cambiamento alla squadra”, ha dichiarato. Inevitabile un riferimento di nuovo alle polemiche dei giorni scorsi: “Ho enorme rispetto per le opinioni della gente, ma non mi preoccupo di quello che ho letto o sentito. Non perché io sono arrogante – ha detto di canio – ma perché io so chi sono e perché sono sicuro di poter fare il mio lavoro correttamente”.
Con la squadra appena un punto sopra la zona retrocessione, Di Canio avrà un bel compito da svolgere per salvare un Sunderland reduce da otto partite senza vittorie. Il neo manager si è detto comunque fiducioso nel raggiungimento dell’obiettivo: “Alla stampa piace chiamarmi l’italiano pazzo, ma sono pronto a scommetere tutto quello che ho sulla salvezza del Sunderland”. E’ un Di Canio caricato mille: “Con la mia energia sono sicuro che possiamo realizzare qualcosa di importante nelle prossime sette partite. Spero di riuscire a dare alla squadra più fiducia in campo. I giocatori hanno lavorato molto duramente nel primo allenamento. Il mio arrivo è una buona motivazione per loro”. Punzecchiato, infine, ancora sulle sue idee politiche e se si ritenga ancora un fascista, Di Canio ha sentenziato: “Non ho più niente da dire… I tifosi devono pensare che la mia vita parli per me”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata