Udine, 29 mar. (LaPresse) – “Considero la nostra una bella posizione. Spesso vedo che viene riconosciuta la paternità di un ottimo torneo alle squadre vicine a noi. Non capisco perché lo stesso metro di giudizio non debba valere per noi”. Così Francesco Guidolin nella conferenza stampa alla vigilia della partita tra Udinese e Bologna. “Siamo impegnati a rincorrere il Catania perché è la squadra che ci precede immediatamente in classifica – prosegue il tecnico friulano – e a non farci raggiungere dalle inseguitrici. Sono concentrato su chi ci sta davanti ma non voglio parlare di Europa, guardiamo la classifica di giornata in giornata proprio come abbiamo fatto negli ultimi tre anni”.
Parlando degli avversari, Guidolin sottolinea: “I rossoblù dispongono di un buon organico e di un ottimo allenatore: rappresentano una bella realtà del nostro campionato. Credo abbiano raccolto meno di quello che meritavano, ma ultimamente fanno faville. In un mese il Bologna ha regolato la pratica salvezza facendo sudare anche la Juventus. La formazione di Pioli è ricca di talento con elementi di grande qualità come Gilardino, Perez e Diamanti. C’è la giusta miscela tra gioventù ed esperienza”.
Pioli ha appena rinnovato il contratto, Guidolin però glissa sul suo di rinnovo: “Io non ho bisogno di rinnovare il contratto perché ce l’ho già”. Un Bologna che sarà privo di Diamanti: “Pioli è molto abile a cambiare il sistema di gioco. Fino ad alcuni anni fa era impensabile vedere una squadra cambiare modulo di domenica in domenica. Ora, invece, è diventata un’abitudine”, replica il tecnico friulano.
Anche Guidolin è alle prese con il ritorno dei tanti nazionali, in particolare Muriel: “Si è allenato con il gruppo oggi e mi è sembrato fresco e brillante. Non ha giocato nemmeno uno spezzone di partita in Sud America, ma non è detto che sia un vantaggio”. In vista delle ultime nove partite, Guidolin fissa l’obiettivo: “Vogliamo aggiungere punti alla nostra classifica e, se possibile, migliorarla. Arrivare ottavi non è la stessa cosa che arrivare decimi o dodicesimi”. Il 3-4-2-1 è studiato appositamente per permettere a Muriel di esprimere tutte le sue qualità. “No, è un sistema di gioco che ci permette di sfruttare al massimo le caratteristiche dei nostri trequartisti ed è un modulo che mi è sempre piaciuto”, spiega.
Un sistema che ricorda il famoso 3-4-3 di Zaccheroni. “Il ct del Giappone è il padre del 3-4-3. Nella mia prima esperienza in Fiuli – ricorda – dodici anni fa, l’ho semplicemente adattato per permettere a Locatelli di svariare dietro le punte e tra le linee. Allora la gran parte delle squadre di Serie A utilizzava il 4-4-2, questo dava la possibilità a noi di spingere e rischiare di più con gli esterni. Era un modulo innovativo introdotto da Zaccheroni”.
Dalle statistiche risulta che l’Udinese tira poco in porta, soprattutto da fuori area. “Per tirare da lontano bisogna disporre di giocatori con questa caratteristica tecnica ben sviluppata. Pogba – spiega Guidolin – ha una dote naturale migliorata dall’allenamento. Vedo pochi gol realizzati con conclusioni dalla distanza in Serie A, è una situazione di gioco che si può sviluppare meglio”. Infine su Naldo. “Molto positiva. Ora il brasiliano è alle dipendenze di un mio collega, ma potremo contare su di lui in futuro”, conclude.
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