Torino, 29 mar. (LaPresse) – “Chi mi conosce sa benissimo che la partita della vita è quella che arriva e quindi per noi la partita con la ‘P’ maiuscola è quella di domani contro l’Inter. Ho letto in questi giorni tante ipotesi sul fatto che la partita sarebbe quella con il Bayern, tutte sbagliate”. Così Antonio Conte nella conferenza stampa alla vigilia del match di campionato della Juventus in casa dell’Inter. “Abbiamo un obiettivo concreto che è di confermarci in campionato e non bisogna fallire determinate partite come quelle con l’Inter. C’è tradizione – prosegue il tecnico bianconero – affrontiamo una grande squadra, noi vogliamo dare seguito a quello che stiamo facendo e cercherò di schierare la migliore formazione tenendo conto di tante situazioni: come sono arrivati i nazionali in giro per il Mondo e chi è rimasto ad allenarsi e ha dimostrato disponibilità e ottimo momento di forma”.

“Vucinic sembrerebbe avere un po’ di febbre”, ha detto ancora Conte nel corso della conferenza stampa. “Purtroppo non tutti i Nazionali sono tornati in buone condizioni”, ha aggiunto il tecnico bianconero. In vista della gara contro i nerazzurri, comunque il tecnico bianconero precisa: “Schiererò la migliore formazione per cercare di ottenere il massimo come farà l’Inter. Per noi non c’è niente in vista, ci concentreremo solo sull’Inter”. Nel pomeriggio poi il montenegrino è stato escluso dalla lista dei convocati.

“Io all’Inter? Siamo dei professionisti e quindi mai dire mai in tutte le situazioni, anche se ribadisco un concetto chiaro: sono un tifoso e l’allenatore della Juve. Ma se dovessi allenare l’Inter, il Milan, la Lazio o la Roma ne diventerei il primo tifoso perchè sono un professionista”. Così Conte a proposito del suo futuro. Quindi il tecnico bianconeri prosegue: “Io sono il primo tifoso della squadre dove alleno, lo sono stato ad Arezzo, a Siena, all’Atalanta e al Bari. Il comportamento e il mio atteggiamento sarebbe uguale dovunque, perchè farei di tutto per far vincere la squadra che alleno”. Conte conclude: “Chiarito questo mi piacerebbe non tornare più su questo discorso del ‘tifoso’ in panchina. Io cerco di lavorare in maniera importante, di avere la disponibilità di chi alleno cosa che qui alla Juve sta succedendo perchè ho dei ragazzi straordinari”.

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