Torino, 25 mar. (LaPresse) – “Siamo partiti in sordina. Piano piano i giocatori e l’allenatore hanno creato un gruppo che sta portando avanti un discorso tecnico e di compattezza”. Lo ha detto il presidente del Livorno, Aldo Spinelli, ospite di Radio Anch’Io sport su Radio Uno. Grande merito dell’ascesa del club toscano va al tecnico Davide Nicola. “Non era facile prendere una squadra come la nostra, dopo quello che è successo con Morosini a cui faccio un saluto. È un gruppo molto unito e stanno lottando anche per lui. Nicola – prosegue Spinelli – è stato un mio pupillo al Genoa e sono valori che il presidente deve apprezzare, come Torrente che ieri ha fatto un’impresa a vincere a Bari in dieci”.

Il presidente del Livorno ha poi parlato della lotta promozione con Sassuolo e Verona, sottolineando in particolare l’ottimo lavoro della società neroverde in questi ultimi anni: “Il Sassolo merita la Serie A perchè è molti anni che la sfiora. Di Francesco è grande allenatore come il nostro Nicola, lo avevamo cercato anche noi. Lavorano bene sui giovani, che sono il futuro della Serie B. Comunque tutte e tre meriterebbero la Serie A per il campionato che stanno facendo”.

Infine a Spinelli viene chiesto dei suoi progetti futuri: “In 37 anni non ho mai avuto contestazioni e penalizzazioni, ma in Serie B ci voglio tanti soldi per tenere in piedi le squadre. Ogni tre mesi dobbiamo ripianare 500mila euro di bilancio, dobbiamo essere sempre ligi. Questa estate abbiamo fatto grossi sacrifici, rifiutanto offerte di squadre di Serie A per i nostri giocatori. Abbiamo deciso di tenerli perchè la classifica dice questo, ma non voglio ripetere l’errore che feci al Genoa quando rifiutai 27 miliardi dal Marsiglia per Skuhravy”.

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