Zagabria (Croazia), 22 mar. (LaPresse) – La Croazia ha battuto la Serbia per 2-0 a Zagabria, in un match valido per il Gruppo A di qualificazione ai Mondiali 2014. Padroni di casa in vantaggio al 23′ con un gol di Mario Mandzukic su assist di Ivica Olic. Raddoppio dello stesso Olic al 37′. Nel Gruppo A, la Croazia si porta al comando da sola con 13 punti davanti al Belgio secondo con 10. La Serbia è terza con 4 punti alla pari della Macedonia. Per la squadra di Sinisa Mihajlovic l’obiettivo qualficazione si fa quasi impossibile.

La partita di Zagabria era molto attesa anche aldilà del puro evento sportivo, era infatti il primo confronto diretto tra i due paesi dalla fine della Guerra dei Balcani negli anni novanta. C’era timore di incidenti e le misure di sicurezza erano altissime allo stadio Maksimir, con migliaia di poliziotti in assetto anti-sommossa dispiegati per evitare contatti tra le tofoserie. I giocatori serbi sono stati accolti dai tifosi croati con cori e canti nazionalisti, compreso il famigerato: “Uccidere, uccidere i serbi”.

Ai tifosi serbi è stata vietata la trasferta a Zagabria per evitare possibili scontri con i rivali croati. Dopo la vittoria della nazionale, nelle principali città della Croazia è scattata la festa con gente per le strade e fuochi d’artificio. Deserte, invece, le strade della capitale serba Belgrado. “E’ una vittoria per tutta la Croazia”, ha dichiarato Olic, mentre Srna ha aggiunto: “Tutti noi sappiamo cosa significa questa vittoria per il nostro paese”.

Il bomber Mandzukic, raggiante, ha dichiarato: “E’ stato fantastico, lo ricorderò per tutta la vita”. Il ct della Serbia Sinisa Mihajlovic ha ammesso senza riserve la sconfitta: “Abbiamo perso contro una squadra più esperta e migliore della nostra. Abbiamo subito due gol, abbiamo giocato meglio nella seconda metà quando abbiamo avuto la possibilità di segnare, ma abbiamo pagato il prezzo dell’inesperienza. Siamo entrati in campo con paura e questo è quello che è accaduto”.

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