Parma, 14 mar. (LaPresse) – “All’andata abbiamo stravinto ma la Roma è una squadra fortissima. Devo dire che il Parma ha caratteristiche che possono mettere in difficoltà i giallorossi”. Tommaso Ghirardi è ottimista in merito al prossimo impegno in campionato del Parma, atteso domenica sera dal match serale contro la Roma all’Olimpico. “Andreazzoli non lo conosco. Sembra pacato ed equilibrato. Forse è quello che serviva”, spiega il patron dei ducali ai microfoni di Tele Radio Stereo, definendo il tecnico giallorosso “una persona d’altri tempi, se posso dire. Ha dato un segnale di responsabilità ai giocatori e all’ambiente”. Ghirardi traccia poi un bilancio della stagione del Parma: “Abbiamo avuto un girone d’andata fantastico poi siamo venuti un pò a mancare. Questa è la differenza tra le grandi squadre e quelle medie. Non dico che ci sentissimo già soddisfatti però, qualche cosa ci manca sotto il profilo di maturità e stimoli che coincidono con la salvezza. Confido su Donadoni”.
“Anche il mercato di gennaio – prosegue il presidente dei ducali – ha influenzato perché tutti i nostri giocatori di qualità sono stati bombardati dalle grandi squadre”. Il presidente spende belle parole per il gioiellino Belfodil e per il tecnico Roberto Donadoni. “Ho visto 20 minuti contro di noi quando era a Bologna e ci ha impressionato. Abbiamo deciso di prenderlo a tutti i costi e l’abbiamo portato a Parma. Nella prima esperienza ha fatto 7 gol in 15 partite. Questa è la verità. E’ del 92 e deve crescere ancora ma ha prospettive importanti”, commenta Ghirardi che elogia anche il proprio tecnico: “Apprezzo il suo carattere e la personalità. Quando gli ho proposto un biennale gli ho chiesto se preferiva arrivare a fine campionato o firmare subito. Lui mi disse che si trova bene a Parma e che la crescita sua personale sarebbe passata da qui. Non penso e non credo, lo riterrei mostruoso, che mi chiederà di andare via”, continua il patron. In merito invece all’obiettivo Europa League, secondo Ghirardi occorre “che il sistema calcio guardi un pò anche alle squadre minori. Si guarda solo le prime della classe. Anche la stessa Roma non viene considerata al pari di Juve, Milan e Inter. Se continuiamo a trascurarle sotto tutti i profili – aggiunge – non si può pensare che queste squadre crescano”.
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