Londra (Regno Unito), 8 mar. (LaPresse/AP) – Negli ultimi anni la Formula 1 è stata spesso criticata perchè troppo prevedibile, ma anche i più scettici devono ammettere che la stagione 2013 che prenderà il via la prossima settimana in Australia è avvolta nella più totale incertezza. I favori del pronostico sono inevitabilmente tutti per il tre volte campione del Mondo in carica Sebastian Vettel e la sua Red Bull. Ma se negli anni scorsi già nel corso dei test prestagionali era emersa la superiorità della scuderia austro-inglese, non altrettanto si può dire quest’anno. “Non abbiamo mai avuto un inverno così poco indicativo”, ha dichiarato proprio Vettel al termine dell’ultima sessione di test prestagionali a Barcellona. Ben nove piloti diversi si sono alternati al comando nelle nove sessioni di prove. Una situazione resa ancora più complicata dal dilemma di fronte a cui tutti i team si troveranno: quali risorse utilizzare per lo sviluppo delle vetture 2013 e quali per iniziare a lavorare sulla progettazione delle macchine del 2014 che saranno radicalmente diverse con i nuovi motori V6 turbo. Come al solito in F1, la risposta a queste domande sarà determinata dal denaro; alcune scuderie saranno in grado di lavorare sui due fronti, le altre saranno costrette a fare una scelta: o l’una o l’altra. Il primo impatto lo si può già notare sulle vetture del 2013. La Red Bull, ad esempio, ha fatto solo dei piccoli aggiustamenti rispetto alla macchina del 2012. E chi può biasimarli, visto che Vettel e il team hanno vinto gli ultimi tre titoli Mondiali? “Non ci sono cambiamenti enormi”, ha spiegato il grande progettista Adrian Newey. “È un’auto molto evolutiva. I principi di base sono gli stessi dell’anno scorso. Abbiamo solo riordinato alcune parti che abbiamo pensato avrebbero potuto essere migliorate. Lo sviluppo è ora tutto rivolto al prossimo anno”, ha aggiunto il mago inglese.
La McLaren ha invece rivisto il design dall’anno scorso e Jenson Button ha riconosciuto che la squadra potrebbe pagare qualcosa nelle prime gare. “Se avessimo iniziato quest’anno con poche modidifiche all’auto dell’anno scorso, sviluppandola nel corso del 2013, avremmo avuto una macchina molto buona già dalla prima gara”, ha dichiarato il pilota inglese. “Ma dopo tre o quattro gare potresti realizzare di essere ormai vicino alla curva dello sviluppo. La stagione è lunga 19 gare. Si tratta di essere forti nell’arco di tutto il campionato, non solo nelle prime due”, ha aggiunto l’ex campione del mondo. McLaren che si presenterà al via del Gp di Australia senza Lewis Hamilton per la prima volta dal 2006. L’inglese è passato alla Mercedes dove farà coppia con il tedesco Nico Rosberg, è il più importante cambio di piloti del 2013. La scuderia tedesca ha chiuso positivamente i test finali a Barcellona e sono così aumentate le speranze di poter essere più competitivi rispetto allo scorso anno. Tuttavia, Hamilton è consapevole che i dati sui singoli giri in prestagione sono notoriamente inaffidabili nel momento in cui si inizia a fare sul serio in pista. “In molti stanno parlando bene di noi al momento, Vettel e Fernando (Alonso, ndr) dicono che la Mercedes sarà competitiva per il campionato del Mondo. Non credo che questo possa accadere”, ha dichiarato Hamilton. “Dobbiamo ricordare che l’anno scorso la macchina era lenta più di un secondo, a volte anche due, e difficilmente abbiamo già annullato questo gap. Speriamo entro la fine dell’anno di guadagnare qualche secondo, ma sicuramente non all’inizio”, ha aggiunto il campione del Mondo 2008. I bookmaker sembrano condividere la cautela di Hamilton, dandolo al quarto posto nella lista dei favoriti al titolo piloti alle spalle di Vettel, Alonso e Button, ma davanti a Kimi Raikkonen della Lotus.
Il ruolo di secondo favorito di Alonso è un attestato, non solo per le sue note capacità, ma anche per il fatto che la Ferrari arriva a Melbourne con una vettura che in preseason è sembrata davvero competitiva; un netto miglioramento rispetto all’anno scorso quando la squadra era molto indietro nelle prime gare. “L’anno scorso è stato un inverno molto difficile, eravamo completamente persi e nonostante tutto con quell’auto abbiamo lottato fino all’ultimo per il campionato del Mondo”, ha detto Alonso. “Ora abbiamo una macchina che risponde bene, che sta facendo quello che ci aspettiamo debba fare. Sappiamo che forse non siamo ancora i più veloci, ma il il potenziale di questa auto c’è tutto”, ha aggiunto il due volte campione del Mondo con la Benetton. Vettel resta naturalmente l’uomo da battere e gli osservatori dei test precampionato hanno dato voti alti per le prestazioni della Red Bull. Vettel e Mark Webber non ha dominato come in passato perchè la scuderia ha costantemente provato con pesanti carichi di carburante in assetto da gara, ma certamente dovrebbe essere in grado di eguagliare i tempi più veloci nelle in qualifiche di Melbourne. Per il tedesco, la più grande incognita nella sua rincorsa al quarto titolo Mondiale consecutivo sarà come l’auto sarà in grado di gestire le nuove gomme Pirelli. La casa italiana, fornitore unico del campionato, ha modificato le mescole in vista della nuova stagione, rendendole meno resistenti nella speranza di avere almeno due pit-stop per auto in ogni gara. “E’ stato estremamente difficile comprendere alcune modifiche nel set-up e trovare la direzione giusta con l’auto perché le gomme semplicemente non andavano”, ha dichiarato un frustrato Vettel dopo i test di Barcellona.
La difficoltà di venire a patti con le gomme sarà il leit motiv di un inizio di stagione ancora più imprevedibile, così come sarà la presenza di tanti nuovi piloti. Solo la Red Bull con Vettel e Webber, la Ferrari con Alonso e Felipe Massa, la Lotus con Raikkonen e Romain Grosjean e la Toro Rosso con Daniel Ricciardo e Jean-Eric Vergne, hanno confermato lo stessa coppia di piloti della scorsa stagione. Il sostituto di Hamilton in McLaren è Sergio Perez, che ha impressionato tutti l’anno scorso quando ha conquistato ben tre podi con la Sauber. Sperando magari di scovare un nuovo Perez, la Sauber si è affidata per quest’anno ad un altro pilota messicano: Esteban Gutierrez. Una scelta che senza dubbio è servita anche a confermare la sponsorizzazione della Telcel. L’altro pilota è Nico Hulkenberg, arrivato dalla Force India. Un altro tedesco, Adrian Sutil, prende il posto di Hulkenberg alla Force India. Al suo fianco il confermato Paul di Resta. Il venezuelano Pastor Maldonado sarà ancora alla guida della Williams, anche se la morte del suo ‘finanziatore’, il presidente Hugo Chavez, ne mette a rischio la carriera in caso di ritiro della sponsorizzazione da parte della compagnia petrolifera nazionale. Il suo nuovo compagno di squadra è il debuttante brasiliano Valtteri Bottas. Anche la Caterham ha due nuovi piloti: il francese Charles Pic, l’anno scorso alla Marussia, e il rookie olandese Giedo Van der Garde. La Marussia è stata l’ultima scuderia a completare la scelta dei piloti, affiancando al giovane britannico Max Chilton, il francese di scuola Ferrari Jules Bianchi. Il pilota transalpino alla fine è stato preferito al brasiliano Luiz Razia, che non è stato in grado di garantire la sponsorizzazione promessa. Un paddock comunque meno affollato rispetto al passato, visto che dopo tre sole stagioni la scuderia spagnola HRT ha deciso di non prendere parte al Mondiale.
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