Glasgow (Scozia), 12 feb. (LaPresse) – Con la personalità propria solo alle grandissime squadre la Juventus viola con un secco 3-0 il campo del Celtic, uno dei più duri d’Europa, mettendo una serissima ipoteca sul passaggio ai quarti di finale di Champions League. Decidono gli squilli di Matri ad inizio primo tempo e della coppia Marchisio-Vucinic nella ripresa. In mezzo il cuore del Celtic che attacca in maniera coraggiosa ma sconclusionata. Quando gli scozzesi trovano la via della porta ci pensa poi Buffon a sbrogliare la matassa. Una serata magica che mette le ali ai bianconeri e, di fatto, li fa entrare nel ristretto gotha delle squadre che possono pensare di alzare la Champions al cielo di Wembley il prossimo 25 maggio.
Il primo squillo è del Celtic con un tiro da fuori di Wanyama dopo soli 60 secondi che Buffon mette in angolo ma al 3′ la Juve passa: lungo lancio dalle retrovie per Matri che sfrutta l’errore di posizionamento da parte di Ambrose e beffa Forster in uscita con un chirurgico tocco sotto alle gambe. Il difensore Wilson si butta in scivolata per salvare sulla linea e Marchisio ribatte in porta. Tutto inutile però perche le immagini dimostrino come la palla abbia già varcato la linea in occasione del tiro di Matri. Il Celtic riparte a testa bassa e Buffon deve bloccare in presa le conclusioni da fuori di Wanyama al 5′ e Commons al 9′. La partita è molto maschia ed al 23′ l’arbitro Undiano Mallenco richiama verbalmente Brown e Pirlo dopo una reciproca schermaglia a centrocampo. Al 25′ i bianconeri hanno una buona occasione in contropiede con Vucinic che salta il portiere ma si allarga troppo per tentare la conclusione. Due minuti dopo Commons prova il gol dell’anno con una spettacolare rovesciata che sibila a lato del palo destro della porta di un immobile Buffon. L’ultima occasione bianco verde giunge al 37′ con un colpo di testa alto di Wanyama, uno dei più attivi, su azione d’angolo.
A differenza del primo giocato su ritmi vertiginosi il secondo tempo inizia in maniera piuttosto sonnolenta con la Juve che controlla in maniera piuttosto agevole la situazione. Gli scozzesi però sono sempre pericolosi sui calci d’angolo ed al 17′ Ambrose può colpire liberissimo di testa davanti a Buffon ma schiaccia la palla che finisce docile fra le mani del portiere bianconero. Al 21′ Vucinic ha una bella occasione su una ripartenza. Il montenegrino ben servito da Marchisio prova a piazzare la palla di piatto ma Wilson salva a pochi metri dalla linea di porta. Un minuto dopo Peluso si arrende per noie muscolari. Al suo posto Padoin. Al 27′ Lennon getta nella mischia il giovane attaccante Watt in luogo di Commons per cercare maggior velocità in attacco. La rete però la trova la Juve, ancora una volta in contropiede, al 34′. Illuminante tocco smarcante di Matri per Marchisio che supera Brown e fredda Forster per il tripudio dei 3mila bianconeri accorsi a Glasgow. La festa della Juve però non è ancora finita perché al 37′ Marchisio serve Vucinic che costringe il portiere di casa ad inchinarsi per la terza volta. Nel finale entra pure Anelka. Per lui un esordio speciale in una notte storica per la Juve targata Conte.
CELTIC – JUVENTUS 0-3
Reti: 3’pt Matri, 33’st Marchisio, 38’st Vucinic.
Celtic: Forster, Lustig (12’st Matthews), Wilson, Mulgrew, Izaguirre, Ambrose, Brown (35’st Kajal), Wanyama, Commons (27’st Watt), Forrest, Hooper. All: Lennon.
Juventus: Buffon; Barzagli, Bonucci, Caceres, Lichtsteiner, Peluso (22’st Padoin), Vidal, Pirlo, Marchisio, Vucinic (40’st Anelka), Matri (35’st Pogba). All. Conte.
Arbitro: Undiano Mallenco (Spagna)
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