Londra (Regno Unito), 29 gen. (LaPresse) – Dal lancio della maglietta dell’Inter sul prato di San Siro al termine della semifinale di andata di Champions League contro il Barcellona fino al ritorno sul luogo del delitto, indossando i colori rossoneri, quelli amati fin da bambino. Non poteva che finire così la storia di Mario Balotelli, il calciatore dalle mille contraddizioni. Nononstante sia nato solamente nel 1990 Super Mario ha già fatto consumare litri di inchiostro ai giornalisti di tutto il pianeta. La sua vita calcistica è sempre stata legata a quella di Roberto Mancini, il suo padre putativo che lo ha voluto portare a Manchester. Due anni e mezzo turbolenti fatti di soddisfazione, della vittoria nella Premier League, e tante mattane fra espulsioni dal campo e feste mondane fuori.
Una situazione portata al limite in questo campionato dove Balotelli è stato molto spesso a guardare. Un boccone troppo ghiotto per il Milan. Ad accorgersene anche il presidente Silvio Berlusconi che, dopo averlo definito “mela marcia” ha corretto il tiro dando così il suo beneplacito all’arrivo del centravanti della nazionale. Decisivo anche l’apporto di Mino Raiola, procuratore di ‘Balo’ e vero genio del mercato. Chiusa la parentesi Oltemanica il giocatore che, per usare le parole dello stesso Raiola, “costa come La Gioconda” in realtà si è mosso per molto meno. L’accordo, infatti, è stato chiuso per la cifra di 20 milioni di euro a rate più bonus. Domani le visite mediche di prassi, poi la firma sul contratto che lo legherà al Milan fino al 30 giugno 2017. Balotelli è tornato e la Serie A lo accoglie a braccia aperte sperando che possa sprigionare in campo tutto il suo talento.
Il passaggio di Balotelli dal City al Milan ha scatenato anche il dibattito fra i tifosi: “Facciamo gli auguri a Mario per il prosieguo della sua carriera ma siamo contenti per come sono andate a finire le cose dato che ormai era un corpo esterno alla squadra. Il City andrà avanti anche senza di lui”, ha spiegato Renato Tubere, presidente di ‘Italian Blue Moon’ il club italiano ufficiale dei tifosi del Manchester City. Nato nel 2007, il gruppo di supporter conta circa 900 iscritti in tutta Italia, da Trieste fino alla Sicilia: “Da italiano spero che al Milan faccia bene, anche se non sarà facile gestirlo – ha proseguito – il suo passaggio era nell’aria. Ci sono un po’ di mugugni per la cifra perché è più bassa rispetto a quella di quando fu acquistato dall’Inter ma l’addio era inevitabile perché il rapporto con Mancini e tutto l’ambiente era ormai rotto”.
L’arrivo del giocatore a Milano potrebbe spostare anche qualche voto dal punto di vista delle imminenti elezioni politiche. “Ognuno fa campagna elettorale come crede. Oggi ho incontrato la gente a Padova e Mestre. Berlusconi ha trattato per Balotelli”, ha detto con ironia il presidente del Pd, Pier Luigi Bersani, su twitter.
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