Torino, 26 gen. (LaPresse) – Rimpianti e polemiche. Si può racchiudere in queste due parole il pareggio interno della Juventus per 1-1 contro il Genoa del neo tecnico Ballardini. La squadra di Conte come spesso le succede domina la partita, concretizza solo in minima parte quello che produce e viene punita praticamente nell’unico vero tiro in porta degli avversari verso la porta di Buffon. Gol racchiusi nell’arco di un quarto d’ora: al vantaggio di Quagliarella al 54′, replica Borriello al 68′. Ma a rendere ancora più amaro per i bianconeri il risultato c’è un arbitraggio, quello di Guida, che nel secondo tempo non vede almeno due rigori apparsi netti: Pisano che affossa Pogba in area e un mani di Granqvist praticamente al 93′. C’è da dire che nel primo tempo poteva starci un penalty anche a favore dei rossoblu, per un sospetto tocco di mani di Vucinic su azione di calcio d’angolo. Risolto con l’arrivo a Torino di Nicolas Anelka il rebus relativo al rinforzo in attacco per la seconda parte di stagione, Conte conferma le previsioni della vigilia e schiera Quagliarella in attacco al fianco di Vucinic. Centrocampo con Pogba, Vidal e Marchisio, Lichtsteiner e De Ceglie, quest’ultimo preferito a Padoin. In difesa c’è ancora Caceres a far coppia con Bonucci e Barzagli. Nel Genoa, Ballardini schiera una munita difesa a tre con Manfredini, Granqvist e Moretti, con Pisano e Antonelli molto bassi sulle fasce. In mediana Matuzalem con Olivera e Kucka. In attacco spazio ai due ‘scugnizzi’ Immobile e Floro Flores, con Borriello in panchina.
Buon Genoa in avvio. Juve compassata e imprecisa negli appoggi. La squadra di Ballardini si difende bene, ma non rinuncia mai a ripartire e giocare la palla. Con il passare dei minuti nella Juve si sente la mancanza di Pirlo. Al 4′ un colpo di testa lento di Immobile di testa costringe Buffon ad intervento vicino al palo non facile. Al 15′ prima vera occasione per la Juve, su angolo. La deviazione di Caceres da buona posizione termina alta sulla traversa. Al 21′ magnifica palla filtrante di Pogba per Marchisio in area, la conclusione in scivolata è ciccata e termina a lato. Pregevole il tocco sotto del francese. Al 25′ Granqvist stende Marchisio al limite. Posizione ideale per Pirlo che non c’è, calcia Vidal e si vede la differenza. Al 38′ ci prova Bonucci di testa su punizione dalla trequarti, palla a lato non di molto. Al 43′ finalmente arriva la prima palla buona per Quagliarella, che su cross dalla destra di Lichtsteiner tocca in scivolata di poco a lato. Primo tempo giocato a ritmi troppo blandi da parte della Juventus e nell’intervallo Conte deve essersi fatto sentire.
I campioni d’Italia tornano in campo con ben altro piglio. Al 49′ primo brivido per i rossoblu: punizione dalla trequarti di Marchisio sul secondo palo dove spunta Caceres, ma Frey è decisivo nell’intervento. Al 54′ Juve in vantaggio: Vucinic dal limite serve Lichtsteiner che sfonda a destra, assist basso per Quagliarella che mette in rete da due passi complice anche una deviazione di Granqvist. Vantaggio tutto sommato meritato, il Genoa dopo il buon inizio stava iniziando ad abbassarsi troppo. Ballardini toglie un opaco Immobile e inserisce Borriello. Fuori anche Olivera e dentro Bertolacci. La Juve sembra controllare agevolmente la gara e invece al 68′ arriva la beffa. De Ceglie si fa superare in dribbling troppo facilmente da Kucka, che serve in mezzo Borriello che da due passi infila Buffon nell’occasione non proprio impeccabile. Il centravanti non esulta. Come contro la lazio in Coppa Italia, Juve punita praticamente al primo vero tiro in porta degli avversari.
Conte corre ai ripari e manda in campo Giovinco al posto di Quagliarella. Dentro anche Giaccherini per De Ceglie, che esce tra i fischi del pubblico. Genoa che invece resta in dieci per un infortunio muscolare che costringe Floro Flores a lasciare il campo con Ballardini che aveva già esaurito i cambi a sua disposizione. La partita diventa inevitabilmente un assedio e qui il protagonista diventa Guida, che prima non vede una sospetta trattenuta di un Antonelli su Vucinic e soprattutto lascia correre su una letterale affossata di Pisano ai danni di Pogba su azione d’angolo. All’81’ occasionissima per la Juve, con una punizione di Giovinco dai 25 metri che sbatte sul palo. Conte butta nella mischia il giovane Beltrame in attacco al posto di Marchisio. Il ragazzo dimostra di non aver paura di niente e alla prima palla giocabile impegna Frey con una sassata centrale dai venti metri. Nel concitato finale succede di tutto: al 90′ Bonucci di testa tira piano tra le braccia di Frey. Al 93′ Lichtsteiner da destra crossa in mezzo, Granqvist interviene con il braccio alto e devia in angolo. Inutili e veementi le proteste juventine anche verso l’assistente d’area. Dal successivo angolo, la palla arriva fuori area a Giaccherini che ci prova al volo ma ancora Frey non si lascia sorprendere. La partita finisce con Conte che lascia il campo indispettivo per l’arbitraggio e una Juve che ancora una volta paga i suoi difetti in zona gol. Genoa che porta a casa un punto prezioso in ottica salvezza. Per Ballardini è già una base da cui iniziare a lavorare.
JUVENTUS – GENOA 1-1
Reti: 8’st Quagliarella, 23’st Borriello.
Juventus: Buffon; Barzagli, Bonucci, Caceres; Lichtsteiner, Vidal, Pogba, Marchisio (36’st Beltrame), De Ceglie (27’st Giaccherini); Vucinic, Quagliarella (23’st Giovinco). All: Conte.
Genoa: Frey, Antonelli, Granqvist, Manfredini (20’st Rossi), Pisano, Moretti, Matuzalem, Kucka, Olivera (13’st Bertolacci), Floro Flores, Immobile (13’st Borriello). All: Ballardini.
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