Melbourne (Australia), 24 gen. (LaPresse) – Ancora sorprese nel tabellone femminile degli Australian Open. La cinese Na Li ha battuto Maria Sharapova, favorita numero due, e sarà dunque lei sabato a contendere il titolo del primo Slam della stagione alla numero uno del mondo Victoria Azarenka, campionessa in carica. La tennista asiatica, sesta testa di serie, si è imposta con un nettissimo 6-2, 6-2 in un’ora e 33 minuti. Un risultato secco, inatteso, se si considera che la Sharapova nei cinque incontri precedenti aveva ceduto appena nove game, praticamente un record.

Na Li, finalista a Melbourne anche due anni fa (fu sconfitta dalla belga Clijsters), vanta già un titolo dello Slam: ha conquistato il Roland Garros nel 2011 battendo in finale la nostra Francesca Schiavone. Ora, quasi 31 anni (li compirà il 26 febbraio), la tennista di Wuhan ha l’occasione di giocare una terza finale di Slam. Non sarà facile, però, avere la meglio su una Azarenka lanciatissima e che per restare in vetta al ranking deve vincere il torneo confermando il titolo dello scorso anno.

Intanto in semifinale la 23enne bielorussa di Minsk ha fermato la corsa della statunitense Sloane Stephens (n.29), protagonista nei quarti della più grande sorpresa del torneo, ovvero l’eliminazione della connazionale Serena Williams (n.3). Troppo inesperta la 19enne di Plantation, residente a Coral Springs in Florida, per reggere il confronto con la più esperta e smaliziata Azarenka nella sua prima semifinale di Slam: è finita 6-1, 6-4 in un’ora e 41 minuti per la numero uno, che ha avuto qualche titubanza solo al momento di chiudere. Sono nove i precedenti tra la Azarenka e Na Li: conduce la tennista dell’est per 5-4. La bielorussa ha vinto le ultime tre sfide giocate lo scorso anno. La cinese arriva alla finale senza aver ceduto un set, la Azarenka ne ha perso uno al quarto turno contro l’americana Hampton.

Novak Djokovic è invece il primo finalista del torneo maschile. Il tennista serbo, numero 1 del mondo e campione in carica, ha travolto in semifinale lo spagnolo David Ferrer con il punteggio di 6-2, 6-2, 6-1 in un’ora e 31 minuti di gioco. Djokovic ha confermato il suo eccellente stato di forma, dominando il match e affossato il malcapitato Ferrer con 30 colpi vincenti. Djokovic, che imbattuto contro Ferrer nei cinque confronti diretti nelle prove del Grande Slam, ha lasciato al suo avversario solo quattro punti nei primi quattro games del terzo set, evitando così qualsiasi tentativo di un ritorno dopo aver già dominato i primi due parziali. Il serbo punta a diventare il primo uomo dell’era Open a vincere tre titoli consecutivi in Australia. Djokovic affronterà domenica il vincente dell’altra semifinale che vedrà opposti domani lo svizzero Roger Federer e il britannico Andy Murray.

Si ferma in semifinale, infine, sulla Rod Laver Arena la corsa di Simone Bolelli e Fabio Fognini nel torneo di doppio maschile. I due azzurri hanno tuttavia strappato un set alla coppia numero uno del mondo formata dai gemelli Bryan, il mancino Bob e il destro Mike. I due statunitensi si sono imposti con il punteggio di 6-4, 4-6, 6-1 dopo un’ora e 36 minuti. Nel primo set equilibrio fino al 4-4, poi due errori di Fognini (una volée affossata in rete e un diritto sempre in rete) hanno dato break e set ai Bryan. Nel secondo set break degli azzurri al quinto game, quindi 6-4. Peccato per un piccolo passaggio a vuoto ad inizio della terza e decisiva partita: Fognini ha commesso due doppi falli sul 30-0, poi una voleée lunga di Bolelli ha praticamente consegnato il break agli avversari che hanno allungato sul 3-0. Nuovo break sul 4-1 e 6-1 finale. Ma per oltre un’ora i due azzurri hanno giocato alla pari con i due migliori doppisti del mondo.

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