Torino, 23 gen. (LaPresse) – Gigi Buffon si è legato alla Juventus per altri due anni, il suo contratto scadrà nel giugno 2015″. Con queste poche parole il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha annunciato in una conferenza stampa a Vinovo il nuovo accordo tra il club bianconero e il suo capitano. Buffon entra di diritto nella storia della Juventus, come sottolinea lo stesso massimo dirigente bianconero: “Buffon è il capitano della Juventus e della Nazionale. La Juve è casa sua e fin quando avrà le motiviazioni le porte saranno semrpe aperte. Ormai fa parte del gotha della Juventus. Saranno per lui 14 stagioni con la maglia bianconera”.

“Mi piace ricordare i cinque scudetti vinti sul campo, la Coppa del Mondo, che deve essere stata un’emozione grandissima. Ma ciò che lo contraddistingue – aggiunge Agnelli – non sono tanto i numeri, ma la sua capacità di essere leader dentro e fuori dal campo, la sua lealtà e trasparenza. Con lui c’è sempre un confronto costruttiveo e questo non fa che aumentare la stima che ho maturato in lui e che è cresicuta in questi tempi”.

“Non ci sono mai state offerte, perchè non c’era bisogno e spazio che ce ne fossero”, ha detto Buffon nel corso della conferenza stampa. “Del primo giorno alla Juve ho ancora un ricordo molto nitido – racconta – ma la cosa che mi turbò è che mi sono ritrovato catapultato da una realtà provinciale come Parma, a cui devo ancora riconoscenza, alla Juve. Il mio primo timore era di non essere adeguato”.

“Ho pensato inizialmente ad un anno di contratto per lasciare la Juve libera di programmare il futuro e che fosse giusto che fossero loro a farmi una controproposta di due anni”, ha aggiunto Buffon. “Abbiamo così ritenuto giusto trovare questa soluzione”, ha aggiunto il capitano bianconero. “Le parole del presidente è un qualcosa che terrò nel mio cuore per tutta la vita e che rivedrò e ascolterò volentieri. La mia gratitudine sarà totale anche fra due anni”, dichiara ancora Buffon.

“In questi giorni pensando a questo appuntamento ho pensaop a quale sia il riconoscimento individuale che non ha mai ricevuto e direi il Pallone d’Oro”, ha detto ancora Agnelli nella conferenza stampa. “Ci sono dati statistici – prosegue Agnelli – dal ’78 al 2007, 17 volte è finito in Italia. Mai è stato così lontano da noi negli ultimi anni. Un solo portiere in passato ha avuto l’onore di sollevarlo, è Jashin. Il mio auspicio è che in questi due anni Gigi possa interropmpere questa statistica negativa. Sarebbe il giusto riconoscimento per quanto rappresenta per il mondo del calcio, per la Nazionale e per la Juventus”.

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