Milano, 19 gen. (LaPresse) – Il giorno decisivo potrebbe essere martedì. Adriano Galliani incontrerà a Madrid i dirigenti del Real per trovare l’accordo definitivo per Kakà. L’ad rossonero ha definito la trattativa “complicata”, ma l’intesa con i madrileni ci sarebbe già. Il brasiliano potrebbe tornare a Milano in prestito per 30 mesi. Lo scoglio è dato dal pesante ingaggio dell’attaccante, che si è comunque detto disposto a farsi abbassare i 10 milioni di euro netti che percepisce ogni anno in Spagna. Alla fine si dovrebbe arrivare a 7 milioni e mezzo, ma i rossoneri chiederanno un ulteriore sacrificio al brasiliano per arrivare a 5. Un altro indizio sul possibile cambio di casacca del ‘Bambino d’Oro’ arriva dalla lista dei convocati di Mourinho per la trasferta di Valencia di domani: il tecnico portoghese non ha incluso il giocatore.
“Siamo in un momento up, la cosa positiva è che il Real vuole cedere il giocatore, il Milan lo vuole prendere e Kakà vuole venire al Milan”. Galliani commenta ai microfoni di Milan Channel gli ultimi sviluppi della trattativa. “L’aspetto negativo – puntualizza l’ad – è che abbiamo una montagna da scalare, quella di un contratto importantissimo ottenuto anche grazie alla fiscalità agevolata vigente in Spagna. Arrivando in Italia il giocatore diventerebbe italiano per il fisco con la tassazione del nostro Paese che non è quella spagnola. E’ questo il muro da scalare”. “Se Kakà arriva – continua Galliani – arriva per due anni e mezzo, non è un problema di prestito ma di ingaggio. Questo è il vero grande problema. A parità di lordo in Italia si prende il 50% in più”.
Intanto, sottotraccia, il Milan continua a solcare la pista che porta a Mario Balotelli. Le ultime notizie sulla trattativa seccamente smentita da Galliani arrivano dall’Inghilterra: secondo il ‘Sun’, SuperMario avrebbe già messo in affitto la sua casa e spedito le prime cose a Milano. Indizi che, uniti alla recente visita del suo agente Mino Raiola in via Turati, confermerebbero l’imminente addio al Manchester City. A non convincere leggendo il retroscena del tabloid è però la cifra indicata: il Milan dovrebbe sborsare la bellezza di 28 milioni di euro. Una cifra decisamente fuori portata per la politica ‘low cost’ inaugurata dai rossoneri.
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