Roma, 9 gen. (LaPresse) – “Ci tengo a ribadire una volta ancora come la posizione della Roma sia sempre la stessa, ovvero battersi per il rispetto delle regole e della loro corretta applicazione”. In un comunicato pubblicato sul sito del club giallorosso Franco Baldini commenta la decisione dal parte della Lega Serie A di invertire il campo nel quarto di finale di Coppa Italia contro la Fiorentina. Il match, in programma il 16 gennaio, verrà quindi disputato a Firenze. “Nella fattispecie infatti, non contestiamo il regolamento di Coppa Italia – dice il dirigente della Roma – né le competenze della Lega nel predisporre i calendari, né le esigenze televisive di chi acquista i diritti della competizione, bensì riteniamo di avere fondati dubbi su come gli stessi regolamenti siano stati interpretati. L’inversione del campo di gara costituirebbe un’eccezione alla regola principale che sancisce il diritto della Roma di giocare in casa”.

“Questa eccezione – prosegue Baldini – è prevista in caso di concomitanza di gare, cito letteralmente il regolamento, e due gare che si giocano ad otto giorni di distanza non sono concomitanti”. “A coloro i quali sostengono che nella vicenda la Roma paga l’assenza di un presidente che faccia pesare la sua importanza in Lega rispondo che se le ragioni fossero sempre di chi sbatte più forte i pugni sul tavolo ed alza la voce continueremo ad alimentare lo stesso modus vivendi che tutti, a parole, seguitiamo invece a stigmatizzare”, commenta ancora Baldini, che aggiunge: “Abbiamo preferito rivolgerci alla Corte di Giustizia Federale, alla quale chiediamo di esprimersi sulla corretta interpretazione del regolamento, altrimenti resterebbe il problema di non potersi rivolgere a nessuno in casi come questo, lasciando alla Lega un arbitrio difficilmente accettabile in generale, qualora – conclude – si compiano errori di applicazione dei regolamenti”.

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